Nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, Maurizio Crozza ha imitato Giorgia Meloni: ecco cosa ha detto contro Gruber.
Nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, Maurizio Crozza si è messo nei i panni di un’arrabbiatissima Giorgia Meloni che sfodera una foto di famiglia, tutta al femminile, per difendersi dalle “accuse” della giornalista Lilli Gruber: “‘A Lilli… vedi un uomo qua dentro?!? No! Perché l’omo mio stava a Rete4 a fare il lumacone con una collega tua. Hai capito maestrina altoatesina? Tutte sfascia-famiglie siete voi giornaliste! Perché la colpa non era de Giambruno… perché se glie fai sentire il profumo, quello è un uomo, se eccita no!? Mamma mia le giornaliste!”.
Cosa era successo con Gruber
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Durante una puntata di Otto e mezzo, la conduttrice aveva detto: “Si fa chiamare presidente. Un retaggio patriarcale?” Immediata la risposta della presidente del consiglio: “Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo”. Giorgia Meloni affida a Facebook una presa di posizione che subito dopo passa dal generale al particolare. “Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”. La foto che accompagna il post su Facebook la ritrae infatti con la figlia Ginevra in braccio, a pochi giorni dalla nascita, insieme alla madre e alla nonna della stessa Giorgia Meloni.
Ecco la contro-replica di Gruber. “Ringrazio Giorgia Meloni per l’attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte. Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione”.