Maurizio Crozza ha commentato l'ingente spesa del governo italiano per le armi, ma quei soldi potevano essere usati per la sanità.
Maurizio Crozza ha commentato l’ingente spesa del governo italiano per le armi, ma quei soldi potevano essere usati per la sanità. “L’Italia spenderà 29 miliardi in armi e ne sarebbero bastati cinque per migliorare la nostra sanità. Pazzesco, ne sarebbero bastati cinque, che comunque vuol sempre dire spendere 24 per le armi. Io sono un comico semplice, vecchio stampo in casa, ma ti giuro che non capisco. Quindi non badate a quello che dico, un minimo di senso ce lo dicessero dei premi Nobel, ma non io. 14 scienziati tra cui il premio Nobel Giorgio Parisi dopo 1000 calcoli, funzioni, equazioni istogrammi sono arrivati allo stupefacente scoperta che se ci metti più soldi la sanità italiana funziona meglio” spiega Crozza nel suo esilarante monologo.
l'appello degli scienziati per la sanità pubblica
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Come riporta il Fatto Quotidiano, per il 2024 l’Italia si appresta a spendere in armi ben 29 miliardi, lì dove sarebbero bastati un finanziamento di 5 miliardi l’anno per 5 anni per riportare il nostro Ssn alle performance pre pandemia. Evidentemente conviene più investire sulla morte che sulla vita, preferendo una “bella” guerra a una brutta pace. Con 5 miliardi l‘anno avremmo potuto abbattere le liste d’attesa assumendo più personale. Cinque miliardi l’anno avrebbero consentito investimenti sulla produzione farmaceutica nazionale al fine di ovviare alla sempre più persistente carenza di farmaci, alcuni salvavita; essere indipendenti sulla produzione farmaceutica e in grado di rispondere al fabbisogno farmacologico della popolazione renderebbe meno vulnerabile il sistema Paese.
Il rischio che si possa passare a un modello di sanità come quello americano c’è e non si parla “solo di una sanità per ricchi, ma che costa di più, per tutti gli italiani, rispetto a quello che costa adesso”. Lo ha detto a In altre parole, su La7, Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, che è tra i 14 scienziati italiani che hanno firmato l’appello alla politica per salvare il servizio sanitario nazionale, che è sempre più in affanno. E spiega che “in realtà, i cittadini americani spendono in sanità molto più dei cittadini italiani e ottendono complessivamente un servizio peggiore”.