Ci sono succulente indiscrezioni che riguardano un personaggio finito al centro di numerose polemiche durante l’inchiesta Mafia Capitale a Roma. La cosa più grave è che Forza Italia lo vorrebbe in Regione Lazio, dove alle ultime elezioni è stato eletto Rocca del centrodestra. Ecco di chi si tratta.
Giordano Tredicine è un ex consigliere della Capitale. Pensate che Salvatore Buzzi, all’epoca, gli disse: “Se non t’arrestano, tu diventi primo ministro”. Ebbene, sembra proprio che il capogruppo regionale di Forza Italia, Giorgio Simeoni, voglia Tredicine al suo fianco come collaboratore. L’ex consigliere comunale, accusato di corruzione, vicende liquidate da Buzzi come “contributi elettorali”, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere. E nel gennaio scorso la Corte dei Conti ha confermato per lui ed altri la condanna a risarcire 84mila euro, ritenendo che abbiano causato l'”asservimento di interi settori dell’amministrazione comunale romana a interessi privati” causando un danno erariale.
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L’esponente della famiglia di venditori ambulanti, giunta a Roma oltre 60 anni fa dall’Abruzzo e arrivata a monopolizzare il commercio ambulante nel cuore della città, partendo da un banchetto per le caldarroste in via Frattina, non sembra essersi scoraggiato. Sono lontani i tempi degli arresti da parte del Ros, che hanno travolto il Campidoglio, e quelli in cui proprio lui, Giordano, l’uomo che aveva portato i Tredicine nella stanza dei bottoni, venne fotografato mentre era finito a friggere patatine fuori dallo stadio. Lontano anche il momento in cui, dopo lo scandalo, Forza Italia, il suo partito, di cui era il numero due nel Lazio, lo mise alla porta ritenendolo un impresentabile.
Una seconda chance per Tredicine arriva proprio da FI. Del resto anche Simeoni, prima di tornare in consiglio regionale ed essere scelto pure come capogruppo, è stato investito da scandali e inchieste, accusato prima di essere uno dei politici che intascavano mazzette da Anna Iannuzzi, meglio nota come “Lady Asl”, per favorire illecitamente i privati della sanità, e poi di truffa nella gestione dei fondi europei per la formazione.
Da vice del governatore Francesco Storace l’attuale consigliere Simeoni era diventato il simbolo delle mazzette. Assolto dopo dodici anni di processi, l’esponente azzurro è tornato in pista, è rientrato alla Pisana e ora ha pensato pure al collega Tredicine. Simeoni ha chiesto il curriculum all’ex consigliere comunale, deciso a farlo assumere dal consiglio regionale, e ha avanzato la richiesta all’ufficio personale. La pratica non è ancora definita, ma se la condanna non rappresenterà un problema, particolare su cui starebbe riflettendo lo stesso presidente Antonio Aurigemma, difficilmente verrà detto no al numero uno degli azzurri.
Le assunzioni in Regione si susseguono e a beneficiare dei contatti, 70 solo tra presidenza e giunta, sono pure tanti grandi sconfitti. Tra quest’ultimi, dopo l’incarico di commissario Ater al leghista Tony Bruognolo, è così arrivato un contratto da collaboratrice anche all’ex deputata Francesca Gerardi, anche lei del Carroccio e non a caso ingaggiata dall’assessora leghista Simona Baldassarre.