Federico De Raho ha fatto un grandissimo intervento in Aula alla Camera contro Salvini. Ecco cosa ha dichiarato.
Si torna a parlare del caso che ha coinvolto il figlio di Verdini. Sentite il M5S in Aula alla Camera. “Stamane abbiamo ritenuto opportuno richiedere un’informativa urgente al ministro delle Infrastrutture Salvini. Riguardo ad Anas e al suo sistema di consulenza e di gestione degli appalti pubblici. Quanto emerge dalle cronache giudiziarie delle ultime ore è abbastanza preoccupante. Non riguarda soltanto il presidente della Inver Tommaso Verdini. Incontri tra imprenditori sarebbero avvenuti in bar e ristoranti anche con politici o esponenti di vertice del Mef.
Il Parlamento sappia in quale misura i fatti coinvolgono Anas, perché una delle principali stazioni appaltanti del paese non può venire coperta da certe ombre. È fondamentale un’operazione chiarezza da parte del ministro. In particolar modo in riferimento ad un eventuale coinvolgimento di membri del governo e funzionari pubblici. Deve fugare ogni ambiguità immediatamente. Purtroppo, sul fronte del contrasto alla corruzione sui contratti pubblici, come M5S registriamo un allarmante vulnus in tema di misure di controllo, vigilanza e prevenzione. Dal ministro competente ci aspettiamo la massima trasparenza, a tutela in primis proprio del governo e delle nostre istituzioni” ha detto De Raho.
Caos in Aula, Costa attacca De Raho
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Federico Cafiero De Raho (M5S) è intervenuto alla Camera per chiedere un’informativa urgente al ministro Matteo Salvini. Una richiesta arrivata nel silenzio più totale della maggioranza e del governo dopo la notizia dell’arresto di Tommaso Verdini. È il figlio di Denis (anche lui indagato) e “cognato” del ministro delle Infrastrutture, accusato di turbativa d’asta e corruzione. Notizie su cui De Raho prima, Serracchiani e Bonelli poi, hanno chiesto di ricevere delucidazioni. Proprio alla luce della contiguità tra Salvini, la famiglia Verdini e l’oggetto dell’inchiesta giudiziaria, che vuole far luce su alcuni appalti Anas. Alle richieste dell’opposizione la risposta arriva dai banchi di Azione, in particolare dall’onorevole Enrico Costa (quello del Bavaglio).
Dalle prime battute Costa ha attaccato subito De Raho. “Qui non siamo in un tribunale e non siamo a fare la requisitoria. Vorrei ricordare sommessamente che ha cambiato mestiere. Oggi fa politica, era un tempo quando faceva l’anticamera al Csm sulla piazza in attesa che qualche consigliere lo ricevesse. Oggi si sviluppa lo stesso schema che si sviluppa in ogni circostanza in cui un giornale pubblica le notizie di un’inchiesta. Giusto che ci sia pubblicazione. Giusto che ci sia inchiesta. Ma lo schema dovrebbe separare quello che avviene nelle aule giudiziarie da quello che accade in quest’Aula. Invece l’intersecazione è automatica”. Poi attacca Bonelli: “Ogni settimana presenta un esposto in procura”. E Serracchiani: “Ha cercato di costituirsi parte civile in un procedimento penale contro un sottosegretario”. Un intervento animato, durante il quale dai banchi dell’opposizione si è levata più di una protesta. Costa ha poi concluso. “Non è dall’avvio di un’inchiesta giudiziaria che si interessa il parlamento su questioni che non c’entrano niente. Sono fatti del 2021, andare a chiamare un ministro in carica su temi passati è una cosa a sproposito”.