Di Battista attacca Meloni: “Cameriera di Bruxelles, Washington e Tel Aviv” IL VIDEO EPICO

Durante la puntata di Dimartedì su La7 del 16 ottobre 2024, Alessandro Di Battista ha lanciato pesanti critiche contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, scatenando un acceso dibattito in studio. L’ex deputato del Movimento 5 Stelle ha attaccato la politica estera di Meloni e il suo allineamento con le potenze occidentali, affermando: “Giorgia Meloni ha acquisito credibilità in Europa e nei consessi internazionali? Certo, perché si sta comportando, politicamente parlando, da cameriera di Bruxelles, di Washington e di Tel Aviv”.

Di Battista ha contestato il tentativo del governo di sviare l’attenzione dalle questioni internazionali, definendo “distrazione di massa” la protesta di Meloni per la vicenda dello spionaggio sui conti correnti personali, incluso il suo: “Parla di ‘dossieraggio’ e sfrutta la vicenda perché non ha voglia o non può parlare di questioni enormi, come la gente bruciata viva dalle bombe dei terroristi israeliani a Gaza”. Ha inoltre aggiunto: “Io ho appreso dai giornali che hanno spiato anche i miei conti ma non ho parlato di dossieraggio perché non c’è nessun dossieraggio”.

Di Battista ha poi criticato duramente la risposta del governo italiano all’attacco subito dai militari italiani in Libano da parte di Israele, accusando Meloni di incoerenza con il suo sovranismo: “Oggi in Parlamento la sovranista, che invoca sempre la patria, la nazione e le forze armate, parlando dell’attacco israeliano ai nostri militari in Libano, è riuscita a dire queste parole: ‘Io penso che non si possano considerare accettabili’. È una roba patetica: ti sparano addosso i tuoi alleati, cioè quei terroristi israeliani che tu hai difeso per un anno, e rispondi che non è accettabile? Questo sarebbe il sovranismo della Meloni”.

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Le parole di Di Battista hanno provocato una forte reazione in studio. Achille Totaro di Fratelli d’Italia ha difeso Meloni e accusato Hezbollah di terrorismo, mentre Alessandro Cattaneo di Forza Italia ha replicato dicendo: “Voi chiamate ‘camerieri’ Meloni e il suo governo, perché in realtà è un governo affidabile. Noi stiamo senza se e senza ma dalla parte dell’atlantismo, di Israele e delle democrazie. Evviva che ci siamo noi“. Di Battista ha chiuso lo scontro con una replica tagliente: “Appunto, siete camerieri”.

Il dibattito ha messo in luce le profonde divisioni all’interno della politica italiana riguardo alla gestione della politica estera, in particolare sulle alleanze internazionali e sul conflitto in Medio Oriente.
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