Nell’intervento pubblico di Alessandro Di Battista alla presentazione del suo libro “Scomode Verità”, l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle ha espresso una critica pungente verso le posizioni del governo e dell’opposizione italiana su temi internazionali cruciali come la guerra in Ucraina e la questione palestinese.
L’Ucraina e la Guerra Novecentesca
Di Battista ha osservato come la guerra in Ucraina abbia riproposto dinamiche tipiche dei conflitti del Novecento, sia nei metodi di combattimento che nella propaganda. Ha notato una frattura all’interno del movimento pacifista, ricordando le grandi manifestazioni contro la guerra del Golfo negli anni ’90 e sottolineando come oggi internet, sebbene utile per la diffusione delle informazioni, abbia paradossalmente ridotto l’impegno concreto delle persone. Secondo Di Battista, la facilità con cui si possono condividere informazioni online ha sostituito l’azione diretta, come scendere in piazza.
Meloni e il Governo
Il governo guidato da Giorgia Meloni, secondo Di Battista, sostiene pienamente la strategia europea in Ucraina, continuando a inviare armi. Sulla questione palestinese, , ha evidenziato un silenzio imbarazzante o, in alcuni casi, un supporto incondizionato a Israele, spesso dettato da calcoli elettorali. Ha criticato la retorica utilizzata da esponenti della destra, come Matteo Salvini, che talvolta rilasciano dichiarazioni populiste senza alcun impatto reale sulle politiche adottate.
Di Battista non ha risparmiato critiche nemmeno al Partito Democratico, definendolo il “partito principe dell’ipocrisia” e accomunandolo di fatto alle posizioni del governo Meloni. Ha accusato il PD di sventolare bandiere pacifiste mentre, di fatto, sostiene la stessa strategia del governo sulla guerra in Ucraina. Secondo lui, questa ipocrisia è evidente nel loro supporto continuativo all’invio di armi, nonostante la maggioranza degli italiani sia contraria.
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Riflettendo sul passato del Movimento 5 Stelle, Di Battista ha ricordato come anche questo partito abbia inizialmente votato a favore dell’invio di armi in Ucraina, una decisione che molti elettori non hanno dimenticato. Tuttavia, ha riconosciuto che negli ultimi mesi il Movimento ha preso posizioni più critiche, anche se la credibilità si guadagna attraverso battaglie coerenti e coraggiose nel tempo.
Di Battista ha concluso il suo discorso sottolineando l’importanza della coerenza nelle battaglie politiche e la necessità di posizioni chiare e coraggiose. Ha affermato che la sua costante difesa della causa palestinese gli è valsa il riconoscimento di molti, ribadendo che le grandi questioni internazionali, come la guerra in Ucraina e la situazione in Palestina, richiedono un impegno serio e non retorico da parte di tutti i partiti politici.
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