A Di Martedì c'è stato un acceso dibattito tra Piccolotti e Mazza, mentre Di Battista ha discusso con Luttwak.
L’ultimo sciopero promosso dall’Usigrai lunedì scorso è stato uno dei più massicci degli ultimi anni nella RAI, caratterizzato da una partecipazione diffusa e da una vasta estensione su tutto il palinsesto giornaliero. Alla base delle proteste si trovano le accuse ripetute di censura da parte dei dirigenti e dei direttori di rete nei confronti dei giornalisti, unitamente alla precarietà lavorativa, alla mancanza di sostituzioni per i dipendenti in pensione o in maternità, ai tagli salariali e agli altri problemi di gestione del personale. Questo tema è stato al centro della discussione a DiMartedì, il programma di approfondimento politico condotto da Giovanni Floris su La7, dove Elisabetta Piccolotti, deputata del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, e Mauro Mazza, giornalista ed ex-direttore di Rai1, hanno affrontato il duro scontro.
Di Battista contro Luttwak
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Mazza ha contestato l’efficacia dello sciopero, sostenendo che non abbia ottenuto risultati tangibili. Tuttavia, la risposta di Piccolotti è stata veemente, evidenziando che la partecipazione del 75% dei giornalisti non può essere considerata un fallimento e rimproverando Mazza per le sue osservazioni. La discussione si è poi concentrata sulla testimonianza della giornalista di RaiNews24, Enrica Agostini, che ha lamentato una censura senza precedenti nella tv pubblica, evidenziando ritardi nella trasmissione di notizie rilevanti e un presunto favoreggiamento nei confronti di certi personaggi politici.
Le divergenze di opinioni si sono estese anche al dibattito tra l’ex grillino Alessandro Di Battista ed Edward Luttwak, con posizioni contrastanti riguardo all’invio di armi in Ucraina e alla gestione della crisi geopolitica. Luttwak ha sottolineato la necessità di un intervento più deciso da parte dell’Occidente, mentre Di Battista ha criticato l’approccio bellicista. Il confronto su DiMartedì riflette le tensioni e le complessità del panorama politico italiano e internazionale, con divergenze profonde su questioni cruciali come la libertà di stampa, la gestione dei conflitti e la politica estera. Resta da vedere se questi dibattiti porteranno a un maggiore dialogo e a soluzioni concrete ai problemi evidenziati.