Donno (m5s) infuriato contro Il governo in aula: “Con il governo Meloni-Giorgetti aumenta la…” – VIDEO EPICO

A fine articolo trovate il video del deputato Donno che attacca il governo alla camera durante la seduta di ieri notte.

Ma è stato stamane anche il Movimento 5 Stelle (M5S) in Europa a lanciare un forte attacco al governo guidato da Giorgia Meloni e al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, accusandoli di aver incrementato la pressione fiscale. Secondo Pasquale Tridico, capodelegazione del M5S al Parlamento europeo, l’Istat certifica un aumento della pressione fiscale nel secondo trimestre del 2024, che ha raggiunto il 41,3%, registrando un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tridico sottolinea che questo incremento grava principalmente su lavoratori e pensionati, mentre le grandi multinazionali e i giganti del web riescono a eludere le tasse, sfruttando i paradisi fiscali all’interno dell’Unione Europea. Per il M5S, questa situazione dimostra l’urgenza di un riequilibrio contributivo che faccia pagare di più alle grandi imprese dei settori assicurativo, sanitario, energetico e delle armi, che hanno accumulato enormi profitti negli ultimi anni.

Il Movimento esprime dubbi sulla capacità del Ministro Giorgetti di tassare adeguatamente gli extraprofitti e di far pagare le aziende che finora hanno contribuito in modo insufficiente. Tridico accusa anche la maggioranza di difendere gli interessi di potenti lobby, rendendo la prossima Manovra punitiva per i soliti noti: lavoratori dipendenti, commercianti, artigiani e piccole e medie imprese. Questo, conclude, è in totale contraddizione con le promesse elettorali di non mettere le mani nelle tasche degli italiani.

cosa ha detto Donno nel suo intervento notturno

governo Meloni ha riportato nel nostro Paese la cultura del condono, delle irregolarità. Siamo di fronte al ‘centrodestra dei favori’ a chi si nasconde al Fisco. Alla faccia di chi paga regolarmente le tasse”. Lo afferma in una nota il deputato M5S Leonardo Donno, intervenuto ieri notte in dichiarazione di voto sul dl Omnibus. “Con il dl Omnibus – prosegue – cercano in tutti i modi di pompare il condono per provare disperatamente a convincere le partite Iva ad aderire al concordato preventivo biennale: un provvedimento presentato dal centrodestra come vanto della riforma fiscale. Pensate che orgoglio: in pratica hanno recuperato uno strumento vecchio e fallimentare mentre nel frattempo il mondo è cambiato anche dal punto di vista fiscale”. “Ci sono colossi del web – aggiunge – che fanno soldi a palate anche grazie a tasse praticamente inesistenti, paradisi fiscali europei che favoriscono le multinazionali. Di fronte a questa situazione, cosa fa il centrodestra? Risponde con un concordato preventivo di venti anni fa. È come addentrarsi nell’intelligenza artificiale con il Commodore 64”. “Siamo di fronte a una maggioranza – attacca il deputato M5s – Continua

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 priva di idee, di visione politica. A oggi non ricordo una misura firmata da questo governo che abbia portato un contributo importante al Paese, in termini di sviluppo economico e sociale. Negli ultimi anni abbiamo visto le partite iva protagoniste di un’odissea. Dopo un tira e molla durato anche troppo il risultato è il seguente: visto che il 90% delle partite iva medesime pensa che il concordato non sia appetibile, allora la maggioranza risponde con l’unica cosa che conosce, il condono, sui redditi dal 2018 al 2022, a beneficio di chi aderirà al concordato. Non contenti dei danni che stanno facendo hanno previsto un ricatto per chi non dovesse aderire: inserimento in liste speciali di accertamento. Siamo alla farsa: da una parte il condono, dall’altra l’accertamento come ricatto di Stato.
continua

Se vogliono recuperare delle risorse lo facciano dagli extraprofitti bancari che non hanno avuto il coraggio di tassare, dai colossi del web, o anche dal taglio dei sussidi ambientalmente dannosi. La cosa più assurda è che il governo continua a dire che va tutto bene anche di fronte ai tagli alla sanità, al calo dei redditi reali dei lavoratori dipendenti, alla crescita da zero virgola del nostro Paese, ai 18 mesi consecutivi di crollo della produzione industriale su base annua, al taglio delle pensioni, all’Italia ultima in Europa per il calo dei salari reali, al ritardo nella spesa del Pnrr, al Patto di stabilità che hanno accettato passivamente condannando gli italiani a ulteriori tagli e tasse nei prossimi anni. Poi però il ministro Giorgetti chiede sacrifici. Ma come, dopo che dicono che va tutto bene? La verità è che continuano a mentire, ma a pagarne le conseguenze sono i cittadini e le imprese”.
CONCLUDE DONNO
IL VIDEO:

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