Ennesima stangata del governo Meloni: aumentano pedaggi e parcheggi, ecco quanto

L’estate è arrivata e porta con sé anche i rincari per i cittadini. Sì, avete proprio capito bene. Viaggiare utilizzando la propria auto, nonostante il calo in percentuale registrato negli ultimi due anni continua a essere la modalità preferita dagli italiani, ma i forti rincari del settore turistico si sommano a quelli che investono direttamente gli automobilisti. L’ennesimo “regalo” di questo governo ai cittadini italiani. Ma vediamo nel dettaglio come cambiano i costi per chi si sposta in auto.

Un’indagine di Altroconsumo dimostra che percorrere lunghi tragitti in auto per raggiungere le principali località turistiche comporterà un esborso superiore del 3% rispetto all’estate 2022: proprio questo è infatti l’aumento fatto registrare dai pedaggi autostradali, con l’ultimo scattato proprio dall’inizio del mese. I carburanti, sebbene leggermente aumentati rispetto allo scorso mese, sono in realtà diminuiti sensibilmente rispetto all’estate dell’anno scorso: in media infatti a giugno 2022 la benzina costava 2,034 euro al litro ed il gasolio 1,972 mentre le ultime rilevazioni pubblicate sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, riguardanti lo scorso mese, indicano 1,839 euro al litro per la benzina e 1,677 per il gasolio.

Magre soddisfazioni perché una volta arrivati a destinazione ci si troverà a fare i conti con i costi orari dei parcheggi che hanno visto ritocchi verso l’alto in numerose città, non solo quelle balneari, oltre ad un aumento delle aree a pagamento (strisce blu) motivate, soprattutto nei grandi centri, dalla necessità di disincentivare il traffico automobilistico privato ed abbattere le emissioni di CO2. Avvantaggiati i proprietari di auto ibride ed elettriche che invece possono beneficiare, in alcuni Comuni italiani, di tariffe agevolate o addirittura esenzione del pagamento del ticket, anche se nella lista compaiono soprattutto città non interessate da significativi flussi turistici estivi.

Viaggiare in auto, spesso con destinazioni che richiedono numerose ore alla guida, comporta inoltre la necessità di soste: le aree di servizio e ristoro, disseminate lungo le principali arterie autostradali non sono immuni dai rincari alla voce cibo e bevande, conseguenza degli aumenti generalizzati dei prezzi dei beni alimentari. Senza scomodare i prezzi dei panini, già schizzati in alto durante l’estate 2022, anche un tipico «sfizio» estivo come il gelato rischia di diventare un salasso: secondo Consumerismo No profit, a maggio l’incremento medio rispetto allo stesso periodo del 2022 è stato addirittura del 22%.

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