Il direttore del TG La7 Enrico Mentana ha detto la sua sulla questione migranti e su come si sta comportando il governo su questo argomento. In un post su Instagram ha scritto: “Da ogni punto di vista, partendo da quello di chi crede nell’accoglienza per tutti fino a quello di chi vorrebbe bloccare ogni forma di immigrazione, l’idea di una cauzione di 5mila euro per evitare la reclusione nei Cpr appare insostenibile, insensata, immorale e criminogena.
Prendiamo anche solo il punto di vista di chi crede nell’utilità dei Centri di Permanenza e Rimpatrio. Perché allora dovrebbe esserci una forma di “privilegio” per alcuni? Chi controllerebbe questi esentati a pagamento? Perché e come delle persone che provengono dall’Africa meno favorita, attraverso un lungo e pericoloso viaggio, dovrebbero avere con loro una cifra simile? Mettendosi nelle mani di chi? E infine: o quella forma di costrizione viene ritenuta necessaria (e va spiegato il perché) oppure, se può essere evitata a pagamento, evidentemente necessaria non è” si legge nel post di Enrico Mentana.
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale riguarda l’indicazione dell’importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato.
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La “garanzia finanziaria” nell’articolo 1 viene definita “idonea quando l’importo fissato è in grado di garantire allo straniero, per il periodo massimo di trattenimento, pari a quattro settimane (ventotto giorni), la disponibilita’: a) di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; b) della somma occorrente al rimpatrio; c) di mezzi di sussistenza minimi necessari, a persona”.
Nell’articolo 2 si specifica che “l’importo per la prestazione della garanzia finanziaria è individuato, per l’anno 2023, in euro 4.938,00. L’aggiornamento dell’importo è avviato a cadenza biennale, di seguito alla definizione del costo medio del rimpatrio”.
Secondo l’articolo 3, “la garanzia finanziaria è prestata in unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa ed è individuale e non può essere versata da terzi. La garanzia finanziaria deve essere prestata entro il termine in cui sono effettuate le operazioni di rilevamento fotodattiloscopico e segnaletico”.
Cosa prevede il decreto del governo sui migranti
Quindi, l’articolo 4 chiarisce che “nel caso in cui lo straniero si allontani indebitamente, il prefetto del luogo ove è stata prestata la garanzia finanziaria procede all’escussione della stessa”.
Nel decreto legge ‘Cutro’ è prevista una nuova procedura accelerata di frontiera e la disciplina per il trattenimento dello straniero richiedente protezione internazionale proveniente da Paese sicuro finché tale procedura non si sia conclusa. In tale ambito, “in conformità a quanto richiesto dalla direttiva 2013/33/Ue” il decreto legge prevede che il “trattenimento può essere disposto se il richiedente non ha consegnato il passaporto o altro idoneo documento equipollente ovvero qualora non abbia prestato idonea garanzia finanziaria”. È quanto fanno sapere fonti del Viminale sulle polemiche sollevate dalla cauzione di 5mila euro da pagare per evitare il trattenimento nei centri, precisando che “la garanzia, quindi, mira a scongiurare il rischio di fuga, rivestendo il carattere di deposito cauzionale”.
“Peraltro nel decreto interministeriale Interno-Giustizia-Economia”, sottolineano le stesse fonti, al fine di evitare “la possibilità di garanzie ‘strumentali’, è stata esclusa la possibilità che la garanzia venga prestata da terzi o da associazioni del terzo settore” e che sia “prestata in contanti” ma solo mediante “fideiussione bancaria o assicurativa”.