Ettore Licheri Scatenato da Parenzo: Ecco come asfalta la Lega e non solo – IL VIDEO EPICO

Una discussione animata e accesa ha visto Ettore Licheri, esponente di spicco del M5s in Senato, affrontare con toni decisi e incisivi la crisi interna alla Lega, rispondendo alle provocazioni del giornalista David Parenzo. In un intervento che ha saputo combinare critica politica e analisi sociale, Licheri ha delineato la parabola discendente del partito guidato da Matteo Salvini, sottolineandone la difficoltà nel mantenere la propria rilevanza al di fuori dei confini del Nord Italia.

La Frattura Geografica della Lega
Secondo Licheri, la Lega sta “arretrando verso i suoi confini naturali”, identificati con il Nord del Paese, dove il partito sembra ormai rappresentare sempre più una forza locale, incarnata dalla leadership di Luca Zaia. “Da sardo – ha affermato Licheri – ho assistito alla fascinazione collettiva che la Lega aveva generato cinque anni fa. Oggi quella fascinazione sta terminando, e il partito si ritira verso le sue origini”.

Il discorso si è poi concentrato sull’incapacità della Lega di proporre un modello politico che sappia parlare all’intero territorio nazionale, con particolare riferimento alla spinosa questione dell’autonomia differenziata. “Non puoi andare da Roma in giù a parlare della tua politica – ha incalzato Licheri – perché rischi di scontrarti con un’Italia che vive profonde disuguaglianze e difficoltà infrastrutturali”.

La Critica alle Politiche di Salvini
Licheri non ha risparmiato critiche al leader della Lega, accusandolo di essere lontano dai problemi reali del Paese. “Smetta di fare campagna elettorale continua – ha dichiarato – e si dedichi piuttosto a risolvere i problemi urgenti, come il collasso del sistema dei trasporti”. Il riferimento è diretto alle migliaia di pendolari che ogni giorno si trovano bloccati da un sistema ferroviario in crisi, simbolo, secondo Licheri, di un governo incapace di affrontare le emergenze quotidiane.

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Una Politica del Fare: Mobilitazione e Salario Minimo
Nel suo intervento, Licheri ha evidenziato anche la necessità di un cambio di rotta nell’approccio politico, richiamando l’importanza di “battaglie condivise” e della mobilitazione sociale. “Per vincere – ha spiegato – non servono analisi organiche e strutturali, ma una narrazione che sappia parlare ai cittadini, che li coinvolga nelle lotte per i diritti e la giustizia sociale”.

Tra le proposte avanzate, l’istituzione di un reddito minimo per chi non può lavorare e l’introduzione di un salario minimo sono stati citati come esempi di politiche capaci di rispondere ai bisogni della fascia più debole della popolazione.

Il Campo Largo e le Contraddizioni della Sinistra
Licheri ha infine rivolto un appello alle forze di sinistra, invitandole a superare le divisioni interne e a costruire un’alternativa credibile al governo attuale. “Non si vince criminalizzando le politiche del passato o votando insieme alla destra contro misure come il reddito di cittadinanza”, ha detto, in un implicito richiamo al Partito Democratico e alle sue recenti ambiguità.

Conclusioni: Un Elettore che Capisce
In chiusura, Licheri ha voluto ribadire il suo ottimismo sulla capacità degli elettori di riconoscere la serietà e la coerenza di una proposta politica. “Un elettore intelligente capisce quando stai cercando di prenderlo in giro. Per questo dobbiamo costruire un’alternativa reale, che si basi su idee concrete e su una visione del Paese che non lasci nessuno indietro”.

Con queste parole, Licheri ha lasciato il segno in un dibattito che, oltre a scuotere le fondamenta della Lega, sembra indicare una strada diversa per la politica italiana, fatta di ascolto, partecipazione e risposte ai bisogni reali del Paese.

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