Il M5S cambia il simbolo in vista delle elezioni europee, ecco cosa ha deciso di inserire sotto al logo di sempre.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha recentemente svelato il simbolo del partito in vista delle imminenti elezioni europee del 2050. In un’intervista a ‘In mezz’ora’ su Raitre, l’ex premier ha dichiarato che il suo nome non comparirà sul simbolo e ha ribadito la sua decisione di non candidarsi. Tale scelta, ha spiegato Conte, è motivata dal principio di coerenza verso gli elettori, evitando di “ingannarli” con promesse non mantenute.
Il riferimento di Conte riguarda anche la decisione di Antonio Tajani di correre alle elezioni, nonostante i dubbi circa la sua effettiva partecipazione al lavoro parlamentare. Tale atteggiamento è stato criticato anche all’interno del Partito Democratico, con una spaccatura sulla presenza del nome di Elly Schlein sul simbolo. Conte ha sottolineato che questa non è solo una questione legata a Schlein, ma riguarda più in generale l’etica politica e la trasparenza nei confronti degli elettori.
L'hashtag "pace" sotto al nuovo simbolo
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Inoltre, Conte ha annunciato che Carolina Morace, celebre calciatrice italiana, si candiderebbe con il Movimento 5 Stelle, sottolineando il suo ruolo nel superare stereotipi di genere nel mondo dello sport. Sul fronte europeo, Conte ha evidenziato il cambiamento di prospettiva del Movimento 5 Stelle, passato da un approccio di “sgomitare” per ottenere visibilità politica a una fase più matura e responsabile. Ha sottolineato l’importanza del contributo del Movimento alla politica europea, in particolare attraverso l’iniziativa Next Generation EU.
Conte ha anche discusso delle candidature nel Movimento 5 Stelle, sottolineando che non si tratta di un semplice “casting”, ma di selezioni basate su progetti mirati e regole ben precise, che escludono, ad esempio, l’accoglienza di figure provenienti da altri partiti. Inoltre, ha criticato l’atteggiamento di altri leader politici che, secondo lui, ingannano gli elettori inserendo i propri nomi sulla scheda elettorale senza un reale impegno verso l’Europa.