Fanpage: Gasparri ma cosa dice in tv? M5S chiede chiarimenti a Meloni VIDEO

La recente inchiesta di Fanpage ha scatenato un’ondata di reazioni nel panorama politico italiano, con interventi significativi sia da parte di Forza Italia che del Movimento 5 Stelle.

Gasparri: “Non sono l’avvocato difensore di nessuno”

Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha espresso la sua posizione durante un’intervista a “L’Aria che Tira” su La7. Gasparri ha dichiarato: “Io non devo fare l’avvocato difensore di nessuno. Ho qui la proposta di risoluzione del Parlamento europeo votata nel 2019 che condanna il nazismo, il fascismo, il comunismo. La posizione corretta secondo me è questa, la condanna del totalitarismo. Eppure alcuni del PD non l’hanno votata”.

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Gasparri ha inoltre paragonato l’attuale inchiesta a una precedente del 2018, durante la campagna elettorale, dove un’inchiesta di Fanpage sulle discariche aveva generato molto clamore: “Ci sono delle inchieste la cui apparizione è rapida come la loro scomparsa. Peraltro la tecnica usata nel servizio, che ho visto, prevede che ogni tanto arrivino degli inserti visivi che non si capisce se siano ripresi in continuità nello stesso luogo”.

M5S: “Rischio per l’assetto democratico, Meloni deve riferire”

Di contro, Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, ha esortato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a intervenire per chiarire la questione: “Fanpage ha accertato fatti di una gravità inaudita. C’è bisogno che la Presidente Meloni venga a riferire rispetto all’inchiesta, a maggior ragione dopo che abbiamo visto attacchi squadristici persino in quest’Aula”

Quartini ha sottolineato l’importanza di verificare l’eventuale apologia del fascismo e ha sollevato preoccupazioni riguardo all’uso delle risorse del servizio civile per finanziare un’organizzazione giovanile legata a Fratelli d’Italia, già elogiata in passato dalla premier: “Sono cose che non sono accettabili, soprattutto in un sistema come quello attuale, nel quale ogni giorno ci tocca rilevare – anche attraverso autonomia differenziata e premierato – un rischio rispetto all’assetto democratico del Paese. La Presidente del Consiglio deve venire a riferire in Aula e chiarire qualunque equivoco a proposito di derive antidemocratiche nel nostro Paese”.

L’inchiesta di Fanpage continua a essere un tema di grande discussione, polarizzando le opinioni e accendendo il dibattito politico in Italia.

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