Fedez attacca il governo a Sanremo. Ecco cosa ha fatto in diretta

Ieri è andata in onda la seconda puntata dell’attesissimo Festival di Sanremo tra gli ospiti  Federico Leonardo Lucia in arte “Fedez” marito della co-conduttrice Chiara Ferragni.
Fedez nel suo free style sulla Costa Crociere, si scaglia contro Galeazzo Bignami viceministro alle Infrastrutture che mostra in una foto vestito da Nazista: “forse è meglio il viceministro vestito da Hitler?”.

Attacca poi il Codacons. “Il testo non era stato annunciato allo staff Rai, mi assumo la piena responsabilità di quello che ho detto”.
Spara a zero Fedez: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto”.

Nel testo fa riferimento anche alla sua malattia e alla morte di Gianluca Vialli: “Ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto, se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco”.
il testo del brano di Fedez: “Uno sciacallo, un avvoltoio e un egocentrico entrano in un bar e il barista chiede: Ciao Fedez che cosa ti preparo? Ah, è il ritorno del coglione sulla traccia, ma quello a cui nessuno l’ha detto in faccia. Che non è un fake, e non fa i video con la scaccia, vieni a prenderti il perdono dalle mie braccia. Scendo dal catamarano con la carta in mano, Sono Napoleone con la sindrome del nano, decido io quando venire, bro, me lo preparo come Matteo Messina Denaro. Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin, free the nipples come Victoria dei Maneskin. Frate, non sei primo in niente se sei primo in Fimi, chè nella vita tutto ha un prezzo pure gli streaming. Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti, perché a pestarne di merde sono un esperto. Ciao Codacons, guardo come mi diverto. Vabbè sdrammatizziamo, ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto. Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco”.
Il cantante precisa nel corso dell’esibizione: “Il testo di questa canzone non era stato enunciato allo staff Rai qui presente e quindi voglio prendermi la piena responsabilità di quello che ho detto”.


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