Figuraccia di Salvini in diretta Facebook: guardate cosa ha fatto – IL VIDEO

Non c’è giorno che passi che Salvini non ne combini una delle sue. Si dice spesso che un libro non si giudichi dalla copertina, ma neppure un fumetto in questo caso. Matteo Salvini forse non lo sa. Come ha riportato Il Fatto Quotidiano, giovedì sera il vicepremier con molto orgoglio ha sventolato in una diretta social un’edizione di 41 anni fa di Topolino. In copertina Zio Paperone, con tanto di coppola e abiti siculi, che tiene tra le mani il “Ponte di Messina Paperon de’ Paperoni“. Un fumetto utilizzato da Salvini per parlare del suo impegno per costruire l’infrastruttura tra Sicilia e Calabria, per difendere l’opera e per attaccare “i signor no” chi si oppongono e contestano il progetto. “Guardate qui, ecco un Topolino dell’82 quando costava 700 lire, che nostalgia”.

Ma oltre alla copertina di Marco Rota (“In prima pagina veniva celebrato il cantiere dei lavori del Ponte sullo Stretto”, dice Salvini) il leader della Lega avrebbe forse dovuto sfogliare anche le pagine e leggere le tavole del fumetto. Nel numero 1401 datato 3 ottobre 1982, infatti, la storia della rivoluzionaria infrastruttura (sceneggiata da Giorgio Pezzin e disegnata da Giorgio Cavazzano) non finisce per niente bene.

Dopo avere visto in tv le imprese di un esploratore a Zio Paperone viene un’idea: investire il suo patrimonio per costruire proprio il Ponte di Messina. Lo scienziato incaricato presenta così tre progetti: il ponte a campata unica, uno sostenuto da palloni aerostatici e un tunnel sottomarino. Ma gli esperimenti e le prove mostrano che sono tutti fallimentari. Parlando con il pescatore Salvatore, però, Zio Paperone si innamora di un’idea impossibile: un ponte di coralli. Il progetto viene però “rubato” dal suo acerrimo nemico Rockerduck, il terzo papero più ricco al mondo: sarà lui a riuscire nell’impresa dopo tanti sotterfugi. Il Ponte sullo Stretto diventa così realtà. Ma saranno proprio i turisti a demolirlo, staccando i pezzi di corallo del ponte per portarli via come souvenir. Per Rockerduck arriva così una “multa mostruosa” per avere “ingombrato lo stretto” con un “ponte così… volatile“.

Come spiega fumettologica.it, il racconto a fumetti era seguito da quattro pagine di approfondimento sulla storia dei progetti del ponte sullo Stretto, a firma del caposervizio sceneggiature Franco Fossati, che si dimostrava più ottimista dei suoi autori sulla possibilità dell’opera. Ma lo storia di Pezzin e Cavazzano, con il ponte demolito e una multa per il costruttore, non può essere assolutamente considerata “celebrativa”. Così sui social sono tante le critiche a Matteo Salvini per la sua citazione “fallimentare”. A sottolinearlo è anche il fumettista Francesco Artibani, sceneggiatore per la Disney Italia: “Comunque nella storia il ponte non si poteva fare”.

A proposito di Salvini e del Ponte. Vi avevamo già parlato del fatto che nell’abnorme minestrone riscaldato che è il ponte fra Sicilia e Calabria, le operazioni di mercato condotte dal nuovo ad della Stretto di Messina (Sdm), tale Pietro Ciucci, a sua volta un cavallo di ritorno rientrato da un confortevole pensionamento, sono quasi tutte all’insegna della nostalgia.

La notizia infatti è che Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, ha già ripescato oltre una ventina fra dirigenti, funzionari e quadri che dovrebbero essere esenti dal tetto di 240 mila euro previsto per le cariche pubbliche. Erano migrati in Anas dieci anni fa, dopo che il governo Monti aveva deciso di liquidare la Sdm per mano di Vincenzo Fortunato, incassando una causa per danni in una sorta di derby di Stato che si è aggiunto al contenzioso con Eurolink, l’associazione temporanea di impresa o Ati incaricata di realizzare il ponte e tornata alla ribalta anch’essa con la legge di bilancio 2022 dopo che il decreto legge 187 del 2012 aveva annullato il contratto. Clicca qui per approfondire.

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