La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, si trova al centro di una bufera politica e amministrativa a seguito dell’ordinanza-ingiunzione emessa dal comitato di garanzia, che ha riscontrato presunte irregolarità nelle sue spese elettorali. Nonostante il rischio di decadenza dal suo incarico, Todde si è mostrata determinata e fiduciosa nel proseguire il suo mandato. “Io sono certa della legittimità del mio operato e che i miei atti sono stati corretti. Continuerò a lavorare per i sardi fino a quando non ci saranno atti definitivi”, ha dichiarato durante un incontro con i media.
Le accuse e la posizione di Todde
Il comitato di garanzia ha analizzato le spese elettorali della presidente, evidenziando presunte irregolarità. Todde, tuttavia, ha ribadito la sua estraneità alle accuse, spiegando che tutte le spese sono state gestite da un comitato elettorale e che lei personalmente non ha sostenuto alcun costo diretto. “Sono forte del fatto che la mia campagna elettorale è stata condotta in maniera assolutamente legittima”, ha affermato, aggiungendo che eventuali contestazioni saranno affrontate dai suoi avvocati nelle sedi competenti.
Todde ha sottolineato che il ricorso contro l’atto amministrativo è una procedura normale e che non ci sono elementi che facciano dubitare della correttezza del suo operato. “Nel merito non ci sono irregolarità; poi nei formalismi, io non sono un giurista. Ma sono certa che emergerà la legittimità delle azioni intraprese”, ha aggiunto.
Il sostegno politico
La presidente ha evidenziato il forte sostegno ricevuto dalla sua maggioranza e dai leader delle forze politiche che l’hanno sostenuta, Giuseppe Conte e Elly Schlein. “Ho parlato con loro e ho il loro supporto pieno. Questo mi dà la forza per continuare”, ha dichiarato. Todde ha poi raccontato di aver ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà, descrivendo un clima coeso all’interno della sua coalizione. “Il nostro slogan era ‘il momento del noi’, e oggi abbiamo dimostrato di essere uniti anche di fronte alle difficoltà”.
Todde ha inoltre respinto al mittente gli attacchi provenienti dal centrodestra, definendoli “piccolo cabotaggio” e assicurando che il focus del suo governo resterà sui temi cruciali per la Sardegna: sanità, trasporti, lotta alla povertà e lavoro. “Non permetteremo che questa vicenda ci distragga dai nostri obiettivi principali”, ha dichiarato con fermezza.
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I prossimi passi
La presidente ha confermato che gli avvocati stanno già lavorando per opporsi in tutte le sedi legali disponibili, affrontando le accuse con la massima serenità. “Seguirò questo percorso con assoluta fiducia nella magistratura. Saranno le sedi opportune a determinare l’esito di questa vicenda”, ha concluso.
Nonostante l’incertezza legale, Todde si è detta determinata a proseguire il suo mandato fino alla conclusione naturale, sottolineando il dovere di governare per i cittadini della Sardegna.
Uno scenario in evoluzione
La vicenda che coinvolge Alessandra Todde rappresenta un banco di prova non solo per la presidente ma anche per le forze politiche che la sostengono. Con una Sardegna che affronta sfide economiche e sociali cruciali, il governo regionale dovrà dimostrare compattezza e capacità di risposta. Nei prossimi mesi, il dibattito politico sarà probabilmente influenzato dall’esito delle indagini e dal giudizio della magistratura, con possibili ripercussioni sul panorama politico regionale e nazionale.
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