Recentemente, il giornalista Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano ha pubblicato il libro “Fratelli di chat. Storia segreta del partito di Giorgia Meloni”, in cui vengono svelate conversazioni interne di Fratelli d’Italia (FdI) che gettano luce su dinamiche interne e rapporti con alleati politici, in particolare con Matteo Salvini, leader della Lega. Queste rivelazioni sono state oggetto di discussione durante una puntata di Piazzapulita del 6 febbraio 2025.
Le Chat Incriminate
Le conversazioni riportate nel libro coprono un periodo che va dal 2018 al 2024, anni cruciali per l’ascesa di FdI e per la definizione dei rapporti all’interno della coalizione di centrodestra. In queste chat, emergono critiche e commenti poco lusinghieri nei confronti di Matteo Salvini. Ad esempio, nel dicembre 2018, Giovanbattista Fazzolari, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio e stretto collaboratore di Meloni, avrebbe definito Salvini “ministro bimbominkia” dopo una visita di quest’ultimo in Israele, durante la quale aveva etichettato i membri di Hezbollah come “terroristi islamici”, causando tensioni diplomatiche con il Libano.
Nel febbraio 2020, Giorgia Meloni avrebbe scritto: “Secondo me il messaggio che va fatto passare, che è la verità, è che la Lega è un partito che non mantiene la parola data. Hai voglia a fare il partito di destra se non hai onore”. Queste affermazioni sottolineano una percezione di inaffidabilità nei confronti della Lega da parte di FdI.
Il Rapporto tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Le chat rivelano una relazione complessa tra Meloni e Salvini. Nonostante entrambi i leader condividano posizioni di destra e abbiano collaborato all’interno della coalizione di centrodestra, emergono tensioni e divergenze strategiche. Le critiche interne suggeriscono una competizione per la leadership dell’area politica e differenze su temi chiave, come la gestione delle relazioni internazionali e la comunicazione politica.
Reazioni e Conseguenze
Dopo la divulgazione delle chat, Giovanbattista Fazzolari ha cercato di minimizzare l’accaduto, affermando che si trattava di “battute di diversi anni fa fatte in una chat ristretta, in periodo in cui i rapporti tra Fratelli d’Italia e Lega non erano granché”. Ha aggiunto che gli italiani sanno bene che, con il metodo di pubblicare conversazioni private, estrapolate dal contesto, si salverebbero in pochi e si rovinerebbero perfino i migliori rapporti di amicizia.
Matteo Salvini, da parte sua, ha espresso irritazione per le rivelazioni, ma ha cercato di mantenere un tono conciliante, affermando: “Se qualcuno spera di mettere in difficoltà la maggioranza pubblicando vecchie chat riservate, sbaglia. Certo, anche se non sono eccessivamente permaloso non fa piacere leggere certe cose. Però si tratta di battute scritte in un’altra era politica che – sono certo – non rispecchiano il pensiero attuale degli alleati. Giorgia saprà confermarlo”.
L’Anima Vera di Fratelli d’Italia dal 2019 a Oggi
Dal 2019, Fratelli d’Italia ha vissuto una crescita significativa, passando da essere un partito di opposizione a forza di governo sotto la guida di Giorgia Meloni. Durante questo periodo, il partito ha cercato di bilanciare le sue radici ideologiche con la necessità di presentarsi come una forza politica moderna e governativa. Le chat rivelate suggeriscono che, nonostante gli sforzi di Meloni per moderare l’immagine del partito, permangono al suo interno elementi nostalgici e posizioni radicali.
Ad esempio, in una conversazione del 2021, Meloni commentava con i suoi un editoriale di Ernesto Galli della Loggia, il quale criticava la premier per le sue difficoltà a condannare esplicitamente il fascismo, da tutti i punti di vista. La premier scriveva ai suoi: “Più facile a dirsi che a farsi…”, e poi aggiungeva: “Diciamo che se per esempio dite ai nostri consiglieri regionali di non mettere claretta e ben come sottofondo alle loro conferenze stampa mi date una mano”, alludendo a una canzone scritta da un gruppo neofascista.
Queste dinamiche interne evidenziano le sfide che Meloni deve affrontare nel gestire le diverse anime del partito e nel mantenere l’unità tra le varie correnti ideologiche.
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Tommaso Foti e le Dichiarazioni su Mussolini: “Un Gigante”
Uno degli aspetti più controversi emersi dalle chat di Fratelli d’Italia riguarda Tommaso Foti, attuale ministro per gli Affari Europei. In una delle conversazioni riservate rivelate dal giornalista Giacomo Salvini, Foti avrebbe definito Benito Mussolini “un Gigante”, con la “G” maiuscola, suscitando immediato scalpore.
Questa affermazione si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà da parte di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia nel prendere le distanze dal fascismo. Secondo quanto riportato nel libro Fratelli di chat, Giorgia Meloni stessa, nel 2021, ammetteva in una conversazione interna le difficoltà nel condannare esplicitamente il fascismo, scrivendo: “Più facile a dirsi che a farsi”.
Il riferimento di Foti a Mussolini come “Gigante” sembra riflettere una persistenza di nostalgie all’interno di alcuni ambienti del partito, nonostante gli sforzi della leadership per presentarsi come una destra moderna e istituzionale.
Dopo la pubblicazione delle chat, né Foti né Palazzo Chigi hanno rilasciato commenti ufficiali sulla questione. Tuttavia, l’episodio ha riacceso il dibattito sull’eredità storica del fascismo nella politica italiana e sulla posizione di Fratelli d’Italia rispetto a questa tematica delicata.
IL VIDEO DI FORMIGLI: