Elsa Fornero ce la ricordiamo tutti. È quella delle “lacrime di coccodrillo” durante il governo Monti, la stessa che aveva fatto piangere anche gli stessi cittadini per la riforma delle pensioni che porta il suo nome. Ebbene, ospite a “In onda” su La7, la Fornero ha detto la sua sul tema del salario minimo proposto da Conte e gran parte delle opposizioni.
“Sul salario minimo credo che sia necessario e che se ne debba discutere, personalmente credo che 9 euro possano essere anche un po’ tanti, forse 7-8, in ogni caso se ne deve discutere” ha detto la Fornero. Il conduttore Telese è rimasto un po’ spiazzato: “Addirittura?”. E l’economista ha spiegato: “Sì, l’Italia è un Paese che si è molto impoverito e noi abbiamo oggi dei contratti anche con le sigle dei sindacati non pirata che hanno 5 euro e non ci scandalizziamo più di tanto”. “Però è proprio per questo che serve il salario minimo – ha controbattuto ancora Telese -. Se vogliamo che la gente si impoverisca lavorando, 5 euro all’ora vanno bene”.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
“Ma no, adesso non mi faccia dire una cosa che non ho detto – ha risposto la Fornero – io sono a favore del salario minimo, so che potrà essere uno shock e ritengo che qualche volta gli shock ci vogliano. Fare un decreto che impone il salario minimo e poi vedere che mancano i decreti attuativi che lo rendono una realtà sarebbe un’altra occasione persa”. Secondo l’ex ministra, tutto deve essere deciso nei minimi dettagli: “Vogliamo farlo? Allora facciamolo in modo serio, decidendo qual è il livello, se deve essere uguale in tutto il Paese e così via… Deve diventare una proposta pronta a essere innestata nella società” ha concluso Fornero.
Nei giorni scorsi tra l’altro c’era stato un’acceso scontro all’interno del PD fra De Luce e Schlein: “Mi imbarazza avere gente che magari consuma 300 euro l’ora per le imbecillità. Trecento euro sono i due terzi di una pensione minima, quindi mi domando quale credibilità possa avere chi ha questo rapporto di coerenza fra il modo di vivere e il modo di parlare”. Lo aveva detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riferendosi alla scelta della segretaria del Pd, Elly Schlein, di dotarsi di un’armocromista per curare la propria immagine. Presto è arrivata la replica della diretta interessata: “La migliore risposta alle critiche interne è il consenso dell’elettorato del Pd. Il cambiamento non piace a tutti. Io che sono stata votata per cambiare il Pd, non rispondo a polemiche personali”. Anche il botta e risposta tra Schlein e De Luca è stato al centro dell’ultima puntata di In onda. Elsa Fornero non ha avuto dubbi: le parole del presidente della Regione Campania sono sintomo diretto del maschilismo.
E sul botta e risposta fra Schlein e De Luca...
“Ci chiedevamo in redazione se l’astio che i big del Partito Democratico dimostrano nei confronti della segretaria Elly Schlein abbia una matrice genuinamente politica o se non ne abbia anche una di genere o addirittura generazionale”: così Marianna Aprile ha chiesto a Elsa Fornero di esprimersi sui recenti veleni circolati in casa Pd. A guastare i sogni della segretaria Dem, che ha annunciato un’ “estate militante”, ci ha pensato il governatore campano Vincenzo De Luca, che ha attaccato frontalmente lei e l’intera dirigenza romana del Pd.
Sulla questione è intervenuta Elsa Fornero che, subito, ha detto: “Io le do assolutamente ragione. C’è questa matrice evidente, intanto perché non vorrei offendere nessuno”. “Volete dire che è maschilismo?”, con questa domanda diretta Luca Telese ha bloccato l’ospite. “Dobbiamo dirlo perché è così, si vede ed è ancora nei comportamenti quotidiani, nelle battutine”, ha ribattuto e chiosato la professoressa.