Fratelli d’Italia organizza finti cittadini per… Ecco cosa hanno combinato a Caivano

La denuncia è arrivata in giornata, direttamente dal Fatto Quotidiano e dal TG La7: Fratelli d’Italia avrebbe organizzato un ritrovo di persone all’arrivo di Meloni a Caivano per elogiarne l’operato al governo. Le prove? Nelle chat di Fratelli d’Italia. Ma andiamo con ordine, ecco cosa si sono scritti i dirigenti di FdI: “Signori, giovedì mattina ci sarà il presidente Meloni a Caivano per il grave accaduto […] Dobbiamo mobilitarci per portare persone, ma non con simboli di partito. Le persone devono sembrare persone qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di redditi di cittadinanza)”.

Questi messaggi, provenienti da una chat di un dirigente di Fratelli d’Italia, fanno intuire una “preparazione” con finti cittadini festanti pronti all’accoglienza della premier Meloni, in visita oggi a Caivano. Si tratta di messaggi a dir poco squallidi, sintomo di una politica sempre più finta e artefatta, dove gli applausi si portano a piacimento da casa, anche laddove si sa benissimo che mancherebbero. La realtà è però ben diversa e l’accoglienza per la leader di Fratelli d’Italia, seppure falsata da questa maccheronica organizzazione, è stata tutt’altro che calorosa. La politica si può scordare degli ultimi, ma gli ultimi non si scordano di coloro che li hanno insultati e abbandonati.

Così si legge nel post pubblicato dal M5S Europa, con la notizia che ormai è diventata virale sui social, dove non sono mancati i meme a riguardo. AQTR, ad esempio, ha postato il titolo della notizia accompagnato dal buon vecchio Emilio Fede che esclama “che figura di m…”. L’ex deputato del M5S Riccardo Olgiati ha pubblicato nelle stories Instagram le chat che sono rimbalzate tra i dirigenti e gli attivisti di Fratelli d’Italia.

In realtà lo scoop lo aveva dato già il Fatto Quotidiano questa mattina, giovedì, subito dopo la visita della presidente del Consiglio a Caivano, il comune di Napoli di cui si è parlato molto negli ultimi giorni per via delle accuse di stupro a diversi ragazzi del posto ai danni di due bambine di 10 e 12 anni. In mattinata, prima che Meloni arrivasse, il Fatto ha pubblicato le foto di alcune chat su WhatsApp tra i dirigenti locali di Fratelli d’Italia, il partito di Meloni, che sembrano mostrare l’organizzazione a tavolino di un’accoglienza benevola nei confronti della presidente del Consiglio.

Dalla conversazione emerge in generale una certa preoccupazione per la presenza di eventuali contestatori di Meloni: l’obiettivo apparente è fare in modo che ci sia a bilanciarli un certo numero di persone sicuramente disposte ad applaudire e intonare cori in favore della presidente. Uno dei dirigenti nella chat invita gli altri a mobilitarsi per «portare persone ma non con simboli di partito», cioè senza che si capisca che sono militanti o simpatizzanti di Fratelli d’Italia. Poi aggiunge: «Le persone devono sembrare cittadini qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (li sarà pieno di Redditi di cittadinanza)». Il riferimento è al fatto che negli ultimi giorni nella zona di Napoli ci sono state diverse contestazioni per l’abolizione del reddito di cittadinanza, riporta Il Post.

I messaggi successivi nella chat contengono alcune raccomandazioni, evidentemente non molto efficaci, per evitare che l’organizzazione della folla benevola venga diffusa sui giornali. Il dirigente organizzatore chiede di non far circolare il messaggio «in questa forma» perché «altrimenti arriva ai giornalisti e sembra che la Meloni si fa organizzare la claque» (cioè un gruppo di persone reclutate appositamente per applaudire, dal gergo del teatro). Lo stesso dirigente consiglia agli altri di «fare la mobilitazione con chiamate dirette», in modo che non circolino messaggi tra troppe persone, e «organizzando macchine di fedelissimi».

La circolazione delle chat dei dirigenti locali di Fratelli d’Italia sui giornali ha prodotto anche qualche reazione imbarazzata da parte della sezione campana del partito. Il senatore e coordinatore di FdI in Campania, Antonio Iannone, parlando con l’agenzia Adnkronos ha negato di avere responsabilità sull’organizzazione della folla pro Meloni: «Quel messaggio è una resa infedele di ciò che intendevo raccomandare», ha detto Iannone, sostenendo di aver semplicemente raccomandato attraverso «colleghi parlamentari e presidenti provinciali» di non portare simboli di partito e «tenere un comportamento sobrio vista la circostanza tragica». Alla fine Meloni a Caivano è stata accolta da una cinquantina di persone. Ci sono state alcune prevedibili contestazioni da parte di un gruppo che chiedeva soprattutto maggiori opportunità lavorative, ma anche applausi da un altro gruppo che urlava il suo nome, coprendo le contestazioni.

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