Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha espresso dure critiche nei confronti della Premier Giorgia Meloni durante il programma ‘In mezz’ora’ su Rai 3. Conte ha affermato che Meloni si contraddice su numerosi fronti, tanto da definirla come due persone diverse: “Giorgia 1 e Giorgia 2”. Tra i punti contestati, ha citato il blocco navale, la tassa sulle banche e le accise sulla benzina, evidenziando come le promesse della Premier non siano state mantenute. Continua a leggere per vedere il video alla fine dell’articolo
Contraddizioni e critiche al governo
Conte ha sottolineato le incongruenze della Premier Meloni su vari temi cruciali: “Dice ‘blocco navale’ e poi abbiamo il record degli sbarchi. Aveva detto che avrebbe messo la tassa sulle banche e poi se le rimangia. Le accise sulla benzina? Addirittura aveva promesso ‘mille euro con un clic’ e poi ha lasciato gli alluvionati con i ritardi. Si sta contraddicendo su tutto”. Il leader del M5S ha aggiunto che, nonostante i tentativi della Premier di dipingere un quadro positivo, la realtà quotidiana degli italiani racconta una storia diversa: “Qui le banche ridono ma gli italiani piangono”.
Dati economici e occupazione
Conte ha contestato anche i dati economici vantati dal governo, sottolineando il peggioramento della qualità del lavoro: “C’è una qualità del lavoro che è peggiorata terribilmente. Tre milioni di lavoratori a termine, 1 milione di lavoratori a chiamata. Le persone stanno male, non arrivano a fine mese”. Ha accusato il governo di vantarsi di un trend occupazionale iniziato nel 2021, senza considerare le difficoltà reali dei lavoratori italiani.
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Riforma del premierato e democrazia
Critiche sono state rivolte anche alla proposta di riforma del premierato. Conte ha paragonato l’idea di Meloni a quella di una dittatura, paragonandola al sistema russo: “Fare eleggere il premier non porta ‘più democrazia’. Anche in Russia votano direttamente per Vladimir Putin e non è che c’è più democrazia”. Ha ribadito che concentrare tutti i poteri nelle mani del premier e ridurre il capo dello Stato a un mero cerimoniere non aumenterebbe la democrazia in Italia.
Politica estera e rischi di guerra
Conte ha anche espresso preoccupazione per la politica estera italiana, criticando la strategia militare verso l’Ucraina e la gestione della crisi a Gaza: “Siamo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale. Se ci avessero ascoltato, ora sul tavolo ci sarebbero tutelati milioni di ucraini molto più efficacemente”. Ha inoltre condannato l’astensione del governo sul riconoscimento dello Stato di Palestina, auspicando un cambio di direzione nella politica estera.
Riforma della giustizia e separazione delle carriere
Il leader del M5S ha fortemente criticato la riforma della giustizia proposta dal governo, paragonandola al vecchio piano della P2 di Licio Gelli: “Quello della separazione delle carriere è un vecchio piano che vuole mettere le procure sotto il controllo dell’esecutivo. Le inchieste danno fastidio ai politici, per questo vogliono limitare l’uso delle intercettazioni e imporre una legge bavaglio per i giornalisti”.
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