La richiesta di Conte che aveva scosso la politica ligure
Per Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, il presidente della Liguria Giovanni Toti doveva dimettersi. Durante un’intervista con Nicola Porro andata in onda a fine maggio, Conte ha espresso con fermezza che Toti, coinvolto in un’inchiesta per corruzione, doveva fare un passo indietro per il bene della politica e della società. Vi riproponiamo il video del suo scontro con il giornalista Nicola Porro prima delle europee. Chi aveva ragione? In fondo all’articolo trovate il video.
Le accuse di Conte
Conte ha sottolineato che un amministratore che si fa corrompere non pensa al bene pubblico. Ha affermato che un imprenditore disonesto che collabora con un politico corrotto crea una concorrenza sleale, danneggiando l’interesse collettivo. Secondo l’ex premier, Toti, eletto dai cittadini e non da interessi privati come quelli di Spinelli, doveva dimettersi per permettere alla politica di recuperare un minimo di dignità.
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Conte ha definito il sistema ligure come “marcio”, accusando una “cupola” di gestire il porto e di favorire gli amici imprenditori. Queste azioni, secondo Conte, hanno prodotto un danno alla collettività. Nonostante gli accertamenti della magistratura e la “gogna mediatica”, Conte ha sostenuto che non era necessario attendere tutte le sentenze per affermare che la politica dovrebbe trovare “gli anticorpi da sola”.
L’invito alle dimissioni e alle elezioni
Per Conte, la soluzione era chiara: Toti doveva dimettersi. Solo così si sarebbero potute convocare nuove elezioni e verificare se gli elettori lo avrebbero votato di nuovo. La determinazione di Conte nel richiedere le dimissioni di Toti ha scosso l’ambiente politico, creando un acceso dibattito sulla questione. E aveva ragione: oggi Toti si è dimesso e la Liguria tornerà al voto
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