Stefano Patuanelli è uno dei volti più noti del nuovo corso del M5S firmato Giuseppe Conte. Già ministro nei governi precedenti, attualmente Patuanelli è senatore M5S. Durante la trasmissione televisiva In Onda Estate su La7, Patuanelli non ha fatto mancare qualche frecciatina al governo Meloni, in particolare sull’eventualità di tassare gli extraprofitti delle banche per abbassare le tasse.
“Tassa sugli extraprofitti delle banche? È una buona notizia che il governo, anche se con gravissimo ritardo, faccia una norma che poi vorremmo anche leggere in Gazzetta Ufficiale, perché a oggi non c’è ancora un testo. Così fra qualche anno forse potremo dire che la Meloni ha fatto anche cose buone”. È la bordata sarcastica lanciata dal senatore all’indirizzo di Giorgia Meloni, che nella sua video-rubrica social “Gli appunti di Giorgia”, ha magnificato il provvedimento una tantum relativo alla tassa sugli extraprofitti delle banche e approvato dal Consiglio dei ministri nel decreto Asset e Investimenti.
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Patuanelli ricorda: “Noi da marzo con emendamenti e atti parlamentari chiedevamo al governo di attivarsi per la tassazione sugli extraprofitti, come era stato fatto precedentemente per le società energetiche. Ma anche in questo caso il governo ha avuto un po’ di cialtroneria: ha fatto una conferenza stampa in cui ha annunciato una misura con il ministro Salvini confuso nella sua spiegazione. Però ha fatto tutto questo coi mercati aperti per due giorni senza che il testo ci fosse in Gazzetta Ufficiale“.
Il senatore pentastellato rammenta il successivo intervento ‘riparatore’ del Mef che in serata ha dovuto comunicare la fissazione di un tetto massimo alla tassa sugli extraprofitti, pari allo 0,1% del totale dell’attivo. E aggiunge : “Col governo Draghi, quando fu decisa la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, il Consiglio dei ministri fu convocato il venerdì sera a mercati chiusi e il giorno successivo il testo era in Gazzetta Ufficiale. E quindi – continua – i mercati ebbero 48 ore di tempo per analizzare la norma. Gli effetti sulla Borsa ci furono comunque, ma furono molto limitati. In questo caso, invece, abbiamo avuto tra ieri e oggi fluttuazioni di Borsa pari a decine e decine di miliardi, il che si poteva evitare banalmente facendo un testo che andasse immediatamente in Gazzetta Ufficiale”.
L’ex ministro sottolinea: “Aspettiamo di vedere il testo della norma, con la speranza che funzioni meglio di quella che era stata fatta dal governo Draghi sulle imprese energetiche. Il tema vero ora è cosa si farà con le risorse che entreranno nel 2024. Credo che sia necessario intervenire con strumenti immediati a favore di coloro che hanno un mutuo a tasso variabile. In questo decreto manca tutto un pezzo – spiega – che è quello di sostegno nei confronti di chi ha grandi difficoltà economiche. Il governo continua a non mettere sostanzialmente un euro. È stato assurdo quello che hanno fatto per il decreto Alluvione: sono stati messi 200 milioni nel decreto Siccità e poi qualche settimana dopo hanno preso 100 milioni da quel decreto e li hanno spostati nel decreto Alluvione. Ma sempre gli stessi soldi erano”.
E chiosa con una nuova frecciata alla presidente del Consiglio: “Sul tema immigrazione io ho solo una certezza: se oggi Giorgia Meloni fosse all’opposizione, strillerebbe come una pazza su tutti i giornali, in tutte le trasmissioni televisive e in Parlamento invocando il fantomatico blocco navale. Oggi governa e sta facendo totalmente l’opposto di quello che sosteneva, perché l’immigrazione è un tema complesso e non c’è blocco navale che tenga” ha detto.