Gratteri risponde a Nordio: l’attacco del magistrato contro la riforma della giustizia – VIDEO

intervistato da Luca Sommi, Nicola Gratteri ha espresso opinioni decise e provocatorie riguardo ai costi delle intercettazioni e all’efficacia economica delle operazioni giudiziarie. Le parole del procuratore hanno acceso il dibattito sulla gestione dei fondi destinati alla giustizia e sulle dichiarazioni del Ministro Nordio.

Gratteri ha sottolineato che ogni anno si parla di costi esorbitanti per le intercettazioni, con cifre che variano tra 160 e 180 milioni di euro. Tuttavia, ha voluto mettere in prospettiva questi numeri, facendo notare che tali somme rappresentano una frazione minima del bilancio di un ministero. “Cosa sono 200 milioni di euro in un bilancio di un ministero?” ha chiesto retoricamente.

Il procuratore ha poi fornito un esempio concreto per dimostrare l’efficacia delle operazioni giudiziarie in termini economici. “In un solo giorno, il mio ufficio ha sequestrato 280 milioni di euro, che sono entrati immediatamente nel Fondo Unico Giustizia, rendendoli subito disponibili per il Ministero della Giustizia,” ha dichiarato Gratteri. Questa singola operazione ha permesso di coprire i costi delle intercettazioni per un anno e mezzo.

Ma non si è fermato qui. Gratteri ha raccontato di un’altra operazione recente a Napoli, dove sono stati sequestrati 500 milioni di euro in contanti. “Questi soldi sono entrati immediatamente nel Fondo Unico Giustizia, coprendo i costi delle intercettazioni per tre anni,” ha spiegato, sottolineando l’importanza e l’impatto delle operazioni della procura.

Il procuratore ha poi invitato a riflettere su quante operazioni simili vengono condotte quotidianamente in tutta Italia, dalla procura di Aosta a quella di Siracusa, coinvolgendo polizia, carabinieri e guardia di finanza. L’implicazione è chiara: le intercettazioni, sebbene costose, producono un ritorno economico significativo e possono autofinanziarsi grazie ai sequestri effettuati.

Le parole di Gratteri non solo difendono l’uso delle intercettazioni, ma mettono anche in luce una visione della giustizia come strumento non solo di ordine pubblico, ma anche di recupero economico. Questa prospettiva potrebbe influenzare future discussioni sulla distribuzione delle risorse e sulla strategia di lotta alla criminalità organizzata.

In sintesi, Gratteri ha lanciato un messaggio forte e chiaro: investire nella giustizia, anche a costo di spese significative per le intercettazioni, può portare a benefici economici tangibili e sostenere le attività delle procure su tutto il territorio nazionale.

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