Grillo è andato alla Costituente? Ecco cosa mostra… – LA RIVELAZIONE SHOCK

Il garante del M5S e il messaggio criptico: “Da francescani a gesuiti”

Mentre l’Assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, denominata Nova, entra nella sua fase conclusiva, Beppe Grillo, fondatore e garante storico del M5S, lancia un messaggio criptico tramite un aggiornamento sul suo stato di WhatsApp. “Da francescani a gesuiti”: queste le parole che hanno scatenato speculazioni e dibattiti tra i partecipanti all’evento e tra i sostenitori del Movimento.

Grillo non si è presentato fisicamente alla due giorni a Roma, ma non ha rinunciato a far sentire la propria voce, anche se in modo enigmatico. Il messaggio è stato accompagnato da una foto di una reliquia legata a San Francesco, con l’iscrizione: “Sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco”. Questo riferimento sembra evocare le origini “francescane” del M5S, improntate a rigore, sobrietà e vicinanza ai cittadini, rispetto all’evoluzione che il Movimento sta vivendo sotto la guida di Giuseppe Conte.

Le radici francescane del Movimento 5 Stelle

Sin dalla sua fondazione, avvenuta il 4 ottobre 2009 – data simbolicamente scelta in onore di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia – il Movimento si è caratterizzato per un approccio “francescano”. La sobrietà e il rigore morale erano al centro del suo messaggio politico, insieme alla promessa di una lotta intransigente contro la corruzione, i privilegi e gli sprechi della politica tradizionale.

Il richiamo di Grillo a queste radici arriva in un momento delicato per il M5S, che sta attraversando un “processo costituente” volto a ridefinire le sue priorità politiche, programmatiche e organizzative. Un’operazione voluta e guidata da Giuseppe Conte, il leader del Movimento dal 2021, con l’obiettivo di traghettare il partito verso un futuro più strutturato e meno legato all’antipolitica degli esordi.

L’evoluzione gesuita del Movimento

L’accostamento ai gesuiti, scelto da Grillo, sembra voler sottolineare una trasformazione significativa. Se i francescani sono simbolo di povertà, umiltà e vicinanza agli ultimi, i gesuiti evocano intelligenza strategica, disciplina e pragmatismo. È un chiaro riferimento al cambiamento in atto, con il Movimento che si muove verso una forma più istituzionale e politicamente sofisticata, guidata da una leadership centralizzata.

L’evoluzione, però, non è priva di tensioni. All’interno del Movimento persistono divisioni tra chi appoggia pienamente la linea di Conte e chi teme un allontanamento dalle origini. Il messaggio di Grillo può essere interpretato sia come una critica al rischio di perdere l’autenticità, sia come un riconoscimento della necessità di adattarsi ai tempi.

Il futuro del M5S: la parola a Conte e alla comunità

L’Assemblea costituente Nova si conclude con un intervento di Giuseppe Conte, che dovrebbe tirare le fila di questo percorso di rinnovamento. Nel frattempo, gli iscritti al M5S hanno già votato online per approvare le proposte politiche e statutarie che definiranno il futuro del partito. I risultati delle votazioni, attesi a breve, rappresenteranno un punto di svolta, confermando o meno la direzione voluta dall’ex presidente del Consiglio.

Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento, ha sottolineato che il M5S “non appartiene né a Grillo né a Conte, ma alla sua comunità”. Parole che sembrano voler ribadire la natura collettiva e partecipativa del Movimento, anche in un momento di profondo cambiamento.

LA FOTO POSTATA DA GRILLO SULLA SUA STORIA WHATSAPP:

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Un messaggio carico di significati

Grillo, con il suo messaggio criptico, lascia aperti molti interrogativi. È un segnale di disapprovazione o un invito a riflettere sulla strada percorsa? Qualunque sia l’interpretazione, il fondatore del Movimento conferma il suo ruolo di guida morale e simbolica, capace di intervenire nei momenti cruciali per scuotere le coscienze.

Il M5S, da sempre un laboratorio politico in continua evoluzione, sembra pronto a entrare in una nuova fase, più matura e complessa. Resta da vedere se riuscirà a mantenere il suo spirito originario, conciliando le esigenze di rinnovamento con la fedeltà ai principi che lo hanno reso un fenomeno unico nella storia politica italiana.

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