C’è stato un acceso botta e risposta durante l’ultima puntata di Otto e mezzo: ecco cosa si sono detti Gruber e Bocchino in diretta.
Nella puntata del 23 ottobre di Otto e Mezzo su La7, ci sono state alcune riflessioni della politologa Nadia Urbinati sulla figura di Giorgia Meloni e il suo governo. Durante la trasmissione condotta da Lilli Gruber, c’era anche Italo Bocchino in studio, il quale ha avuto da ridire sulle osservazioni della studiosa. Bocchino ha sottolineato che un sondaggio recente trasmesso al Tg di Mentana indicava una crescita di popolarità per Meloni, suggerendo che gli italiani hanno già preso posizione. A un certo punto, però, Gruber ha sbottato. In fondo all’articolo trovate anche il video.
Il botta e risposta in tv
La conduttrice Gruber è intervenuta in difesa di Urbinati. Ha commentato ironicamente: “Praticamente, Urbinati è stata etichettata come ‘radical chic’, ma più radical chic di lei…”. Bocchino ha accusato il colpo definendosi un “radical chic del popolo”.
In precedenza, Urbinati aveva elogiato la capacità di Giorgia Meloni di gestire la sua separazione da Andrea Giambruno. In risposta a una domanda della conduttrice sulla strategia della premier, Urbinati aveva paragonato la tattica di Meloni a quella di Donald Trump, definendola una “triangolazione” di “risentimento, cospirazione e vittimismo”, come dimostrato dalla reazione di attaccare l’opposizione e metterla in una condizione di inferiorità. In realtà, come vi abbiamo già raccontato in un precedente articolo, anche Striscia ha sottolineato il fatto che i problemi per Meloni erano già dentro casa.
La lite con Scanzi
Tra l’altro la scorsa settimana Bocchino aveva avuto un acceso confronto con Andrea Scanzi. Bocchino aveva definito la manovra di Meloni “giusta e buona”. Scanzi aveva risposto: “Ma mi verrebbe da dire ‘magari’! Secondo me questa manovra ha grandi difetti, ma anche qualche aspetto positivo. Il primo è che c’è un abisso tra quello che aveva promesso Giorgia Meloni e quello che Giorgia Meloni ha fatto. Sono come le nozze coi fichi secchi. Me lo dici prima, ci rimango meno male. Tra l’altro l’iter parlamentare sarà totalmente blindato. Significa che andrà dritto verso la sua esecuzione. Questo significa sostanzialmente che il Parlamento sarà esautorato” aveva detto Scanzi azzittendo il suo interlocutore.
