Guerra Ucraina: le parole del ministro Russo su Berlusconi

Oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un “breve” incontro con il ministro degli Esteri Russo Lavrov, per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina.
A fine colloqui del G20 il Presidente Americano Blinken ha ribadito al Ministro degli Esteri Lavrov la sua volontà a sostenere l’Ucraina e ha poi fatto pressione sulla Russia sulla sospensione del trattato nucleare ‘New START’ ed ha sollecitato inoltre la liberazione del prigioniero statunitense Paul Whelan.
Il Ministro degli Esteri ha dichiarato: “Abbiamo affermato pubblicamente molte volte che non rifiutiamo mai proposte serie fatte per un sincero desiderio di trovare una soluzione politica. Permettetemi di ricordarvi ancora una volta che quando siamo chiamati a negoziare, io non ricordo che qualcuno dei colleghi occidentali, e di un certo numero di altri Stati, abbia invitato l’Ucraina a trattare”.

 

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“Probabilmente, questo contiene la sua cruda verità, perché l’Ucraina è stata preparata proprio per continuare la guerra”, ha concluso.
Chiarisce, inoltre, che non ci sarà nessuna dichiarazione congiunta al G20: “L’Occidente ha sacrificato tutte le questioni che dovrebbero essere al centro dell’agenda del G20 per le sue ambizioni in Ucraina”.

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a Nuova Delhi una domanda dei giornalisti italiani in merito alla posizione di Berlusconi sul conflitto in Ucraina ha ribadito: “Sentiamo le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro. È un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l’autocrazia. Berlusconi comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”.

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