Il giornalista Pedullà: “Siamo sull’orlo della Terza Guerra Mondiale” [VIDEO]

Il direttore de La Notizia Gaetano Pedullà ha fatto la rassegna di quelle che sono le news principali pubblicate su La Notizia.

Il direttore de La Notizia Gaetano Pedullà ha fatto la rassegna di quelle che sono le news principali pubblicate su La Notizia. La principale riguarda il rischio di un’imminente Terza Guerra Mondiale. Negli ultimi tre giorni, mentre la cronaca si riempiva di banalità come il gossip sui Ferragni o le solite dispute da bar, tre eventi di rilevanza internazionale sono accaduti, richiedendo un’attenzione più ampia da parte di tutti, magari come promemoria in vista delle imminenti elezioni europee di giugno. Il primo fatto riguarda il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, dove gli Stati Uniti hanno nuovamente utilizzato il loro potere di veto per bloccare una mozione di condanna contro Israele, relativa a quanto è stato definito “la strage degli affamati” nella Striscia di Gaza. Nonostante il sostegno unanime degli altri 14 membri del Consiglio, l’amministrazione Biden ha impedito una presa di posizione netta della comunità internazionale nei confronti delle azioni militari israeliane, risultando così un ostacolo significativo a qualsiasi iniziativa volta a fermare la violenza in corso in Palestina.

Il video di Pedullà

Il secondo evento è rappresentato dall’avvertimento di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, che ha parlato di un futuro potenzialmente apocalittico, evidenziando la necessità di una rapida azione per prepararsi a una possibile guerra. Questo scenario, secondo von der Leyen, richiederebbe una trasformazione delle politiche europee, con un maggiore investimento e modernizzazione delle forze armate dell’Unione Europea.

Infine, mentre l’Europa e il Medio Oriente sono in fiamme, gli Stati Uniti continuano a giocare con il fuoco, come dimostra l’incidente causato dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che ha confuso Kiev con Gaza durante un discorso alla Camera dei Rappresentanti. Le parole di Austin, insieme ad altre dichiarazioni bellicose di leader europei e all’escalation di tensioni in diverse regioni del mondo, tracciano un quadro preoccupante di un Occidente che sembra avviarsi verso una pericolosa deriva bellica.

Questa tendenza rappresenta un tradimento dello spirito originario delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, nate con l’obiettivo di porre fine agli orrori della guerra. È un campanello d’allarme che richiede una riflessione seria e un’immediata azione per evitare un futuro dominato dalla follia della guerra.

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