Intervenendo ai microfoni di Sky, il magistrato della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Nino Di Matteo è tornato a parlare di lotta alla criminalità organizzata e non ha risparmiato critiche verso la riforma della Giustizia del governo Meloni.
Di Matteo ha iniziato parlando della cattura di Matteo Messina Denaro: “Il 16 gennaio resterà un giorno importante per il nostro Paese”, ha detto il magistrato, “ma la realtà è che è vergognoso il fatto che sia stato in libertà per 30 anni il responsabile di sette stragi e chissà quanti altri crimini”. “Come è stato possibile”, si chiede Di Matteo, “che sia stato concesso a Messina Denaro di fare una vita ‘normale’ in un territorio presidiato dalle forze dell’ordine?” Ecco perché è importante scoprire quali siano state le coperture extra-mafiose che hanno reso possibile tutto ciò. “Non soltanto familiari e compaesani”, dunque, ma, per Di Matteo, “coperture istituzionali alte”, che hanno permesso al boss, come già accaduto per Provenzano, di scongiurare la cattura per decenni.
Arrivano i SONDAGGI NAZIONALI shock di Fabrizio Masia – ECCO chi crolla! – I DATI
Le ultime intenzioni di voto: confronto tra EMG, Termometro Politico e Ixè I più recenti sondaggi politici condotti da EMG,
Il magistrato ha poi espresso le sue perplessità sulla riforma della giustizia del ministro Nordio. “L’esecutivo Meloni prosegue nel solco di una riforma pessima come quella Cartabia, finalizzata non tanto a snellire le procedure, ma che sembra piuttosto tesa a spuntare le armi ai magistrati che vogliono indigare su esercizio illecito del potere”. “Di questo passo”, spiega Di Matteo, “il rischio è di avere una magistratura limitata, collatetale e asservente rispetto al potere politico. Cosa che sarebbe passo indietro gravissimo e porterebbe alla fine della stagione dei maxi processi”.
Il magistrato non ha risparmiato critiche alla stretta sulle intercettazioni. “Non è vero che in Italia se ne fanno di più, dato che per dirlo si fa riferimento solo a quelle giudiziarie. Costano troppo? E quante ricchezze illecite sono state recuperate grazie a sequestri ottenuti attraverso le interrcettazioni? Quanti omicidi sono stati evitati? Mai come oggi, mafia e corruzione vanno a braccetto, per questo le intercettazioni restano uno strumento indispensabile” ha concluso Di Matteo.
Ecco il video: