Il programma “Report”, che va in onda su Rai 3 dall’ormai lontano 1997, è finito sotto l’occhio del ciclone dopo alcune frasi shock dette da un importante esponente politico. Ma cerchiamo di capire chi sono i protagonisti di questa vicenda. Sappiamo tutti che il programma di Rai 3 si occupa di inchieste e il lavoro di un buon giornalista è quello di fare domande.
Ebbene, il giornalista Walter Molino della trasmissione Report, al termine della presentazione di un progetto che riguarda l’ex ospedale al Mare di Venezia, aveva posto una domanda al sindaco Brugnaro appartenente al partito di centrodestra “Coraggio Italia”. La domanda riguardava la Scuola Grande della Misericordia, gestita proprio da una società di Brugnaro (quando era ancora un semplice imprenditore e non sindaco).
La domanda del giornalista di Report riguardava il ruolo rivestito in quell’operazione da Pietro Mollica, imprenditore “in odore” di mafia. La vicenda riguarda la partecipazione di minoranza nella società di gestione (la Smv, Scuola di Misericordia di Venezia) della Aedars, le cui quote, pari al 20%, sono state affidate nel 2019 all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia. Aedars infatti, secondo i finanzieri del Gico di Roma, sarebbe una società riconducibile a Pietro Tindaro Mollica, che però non aveva alcun incarico nella società. Brugnaro infatti, già tre anni fa, aveva detto di non avere idea di chi fosse Tindaro e di non averlo mai incontrato e conosciuto.
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Questa la domanda posta da Molino: «Lei da sindaco dopo l’arresto di Mollica ha mai informato la Prefettura che era necessario aggiornare la pratica antimafia della Scuola Grande di cui è stato concessionario almeno fino a quando ha annunciato la creazione del blind trust?».
Inizialmente il sindaco risponde educatamente al giornalista: «Sì, la Prefettura sa tutto, la questione è già risolta. Senta la Prefettura e l’Antimafia, è tutto risolto. Abbiamo salvato la città da un bene che stava per essere perso», ha detto Brugnaro. Che però ha poi aggiunto: «Grazie anche dell’intervento e della cortesia; stiamo presentando un progetto per il Lido e va a tirare fuori questo. Ma d’altra parte siete Report, siete lo schifo dell’Italia».
Una frase shock, quella di Brugnaro, che com’era prevedibile ha provocato lo sdegno di Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report: «Il nostro Walter Molino ha domandato al sindaco se il Comune di Venezia abbia mai chiesto alla Prefettura di aggiornare la pratica antimafia sulla società SVM che ha ristrutturato e oggi gestisce con concessione quarantennale la Scuola Grande della Misericordia. Soci della SVM erano la Umana di Brugnaro e il Consorzio Aedars di Pietro Tindaro Mollica. Nel 2015 Mollica è stato arrestato e gli furono sequestrate le quote della SVM che oggi sono in mano all’Agenzia per i beni confiscati alle mafie. Brugnaro, da sindaco di Venezia, si ritrovò ad essere al tempo stesso il concedente l’immobile e il concessionario, attraverso Umana. Ma per Brugnaro il problema è Report. Era una domanda su un argomento importante di interesse pubblico, a un amministratore pubblico, fatta anche con garbo. In questo paese fare giornalismo è diventato sempre più complicato, l’intolleranza alle domande dei giornalisti ha superato i limiti di guardia» le parole di Ranucci.
Ecco il video di quanto accaduto: