In tv si stava discutendo di cosa ci fosse, oggi, in Italia, più a destra di Giorgia Meloni. Ebbene, il sociologo De Masi ha dato una risposta che ha gelato lo studio, anche perché se l’aspettavano in pochi. Ha risposto: “La domanda iniziale che avete fatto molto interessante: c’è qualcosa a destra della Meloni? Sì e avete già risposto voi con una interessantissima dichiarazione di Vincenzo de Luca. C’è lui più a destra della Meloni, oggi, in Italia” ha detto De Masi tra lo stupore generale.
Il presidente della Regione Campania De Luca in questi giorni è tornato alla ribalta commentando i fatti di cronaca di Caivano, che secondo De Luca è “un inferno in terra”, e per questo è necessario “uno stato d’assedio vero e proprio militare” ha detto il presidente della Campania commentando lo stupro di gruppo subito da due ragazzine. De Luca ha sottolineato che la richiesta è “un’espressione forte ma non riesco a trovarne un’altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l’impegno di forze dell’ordine estremamente limitate”. Per questo “serve uno stato d’assedio come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra”.
Caivano, ha proseguito De Luca, è “l’inferno in terra. Ma questo lo sapevamo già da quando hanno scaraventato dall’ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata. Anche allora è passata la prima ondata di emozioni, per questo non ho voluto neanche parlarne in questi giorni. Sono stato in silenzio per alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà pelose che sono diventate per me insopportabili”.
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Il presidente della Regione ha quindi annunciato che ci sarà mercoledì “un incontro con il commissario di governo al comune di Caivano e con i dirigenti scolastici per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, avendo la Regione Campania fatto da supplenza ad altre istituzioni. Ricordo che le due istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune e il governo nazionale dal punto di vista della sicurezza”.
E ancora: “Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni verrà giovedì al Parco Verde di Caivano” ha detto don Maurizio Patriciello, parlando con i giornalisti in attesa del corteo che si terrà alle 18, partendo proprio dalla sua parrocchia. “Io sono tanto speranzoso. Vediamo cosa accadrà dopo la visita”, ha proseguito don Patriciello, in una Caivano presidiata da numerose pattuglie delle forze dell’ordine mentre le strade sono ancora semivuote.
De Luca sul reddito di cittadinanza
Nei giorni scorsi De Luca aveva anche parlato dello stop al reddito di cittadinanza voluto dal governo Meloni: «La decisione che ha preso il governo in relazione al reddito di cittadinanza è francamente sbagliata e poco rispettosa. Tu mandi un telegramma a migliaia di persone con cui comunichi che da agosto non avranno più il reddito di cittadinanza. Poi dici contemporaneamente: Vedete che tra quelli che perdono il reddito di cittadinanza ci sono persone fragili, famiglie con tossicodipendenti, famiglie con disabili. Questi si devono rivolgere ai servizi sociali del comune perché possono essere recuperati fino a dicembre di quest’anno. Poi abbiamo gli abili al lavoro che possono iscriversi alla piattaforma, che ancora non c’è, con la quale si partecipa ai programmi di formazione. Ma dopo essersi fatti legittimare da tre agenzie di avviamento al lavoro private. Ma questo è un manicomio, non è una politica per il lavoro». Così il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla decisione del governo di sospendere il reddito di cittadinanza, che ha scatenato proteste a Napoli nei giorni scorsi.
Il governatore campano ha parlato a margine della conferenza di presentazione della terza edizione del festival Canto delle Sirene, che si è svolta a Napoli presso palazzo Santa Lucia. «In ogni caso, quando pure si iscrivessero tutti ai centri per l’impiego, il problema è: il lavoro dov’è?», ha aggiunto. «Non c’è dubbio che è indispensabile una misura d’aiuto alla povera gente vera», ha concluso.