L’ultima puntata di PiazzaPulita, andata in onda ieri sera, ha visto un intervento acceso dell’ex premier Giuseppe Conte, che ha attaccato a distanza l’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il collegamento con il conduttore Corrado Formigli. Al centro del dibattito, oltre al Superbonus, c’è stata una critica profonda delle politiche attuali del governo Meloni. Continua a leggere l’articolo. trovate il video qui sotto.
Superbonus: Una misura mal gestita? Conte attacca
Conte ha rivendicato il Superbonus, misura varata dal suo governo, ma ha criticato duramente la gestione successiva, dapprima dal governo Draghi e poi dal governo Meloni. “La misura è stata varata dal Conte bis ma poi è stata gestita dal governo Draghi e ora da quello Meloni, il ministro Giorgetti è al governo da tre anni. Quella misura ha sostenuto l’economia del Paese in un momento drammatico come quello della pandemia. Io sostengo che il Superbonus andava gestito, cosa che non è stata fatta,” ha dichiarato Conte.
“Il vento della Meloni è finito”
Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi attaccato frontalmente Meloni, sostenendo che il “vento” che l’ha portata al potere è ormai esaurito. “Sicuramente il vento di Meloni è finito. Tutti i cittadini si lamentano delle giravolte di una Meloni irriconoscibile, ha tradito tutte le promesse,” ha affermato Conte, sottolineando che le forze progressiste dovrebbero tornare ad essere maggioranza.
Accuse di autoritarismo
Conte ha anche accusato Meloni di avere tendenze autoritarie, paragonando alcune delle sue politiche ai sistemi delle “dittature o delle democrature”. “Non fu una manovra di Palazzo a portarmi a Palazzo Chigi. Meloni è un po’ scordarella, perché io fui presentato addirittura in campagna elettorale. Ero nella squadra come ministro della Funzione pubblica. Meloni gioca sull’imbroglio, e questo non è l’unico che sta confezionando ai danni degli italiani,” ha dichiarato Conte.
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Una critica alla gestione della democrazia
L’ex premier ha anche criticato Meloni per la sua gestione della democrazia e per la mancata presa di posizione sull’antifascismo, fondamento della Costituzione italiana. “Ha tentato un compromesso tra un fascismo buono e uno negativo. Ha detto che Matteotti fu assassinato da squadristi, ora riconosca che il mandante era Mussolini. È sulla buona strada,” ha detto Conte.
Riforme: il referendum sul premierato
Un altro punto focale dell’intervento di Conte è stata la riforma del premierato proposta dal governo Meloni. Conte ha dichiarato: “Il referendum su Meloni non è alle europee ma quando ci sarà il referendum sul premierato, e che lei lo voglia o no, ci sarà il referendum su di lei.”
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. L’ex premier ha concluso esprimendo la speranza che alle prossime elezioni europee le forze progressiste possano tornare ad essere maggioranza, segnando così un cambio di rotta rispetto all’attuale governo.