Incidente pullman Mestre, ecco i risultati dell’autopsia sull’autista

Le prime analisi condotte sull’autista del bus coinvolto nell’incidente a Mestre il 3 ottobre hanno fornito risultati iniziali che scartano l’ipotesi di un improvviso malore durante la guida. L’autopsia non ha rivelato problemi cardiaci evidenti, come riportato dal ‘Corriere del Veneto’.

Tuttavia, questi risultati sono parziali, poiché la Procura di Venezia ha assegnato agli esperti medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini dell’Istituto di Padova ulteriori indagini, tra cui un importante esame previsto per la prossima settimana. L’autista, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Conegliano, nel Trevigiano, è la figura centrale in questo tragico incidente.

Nel frattempo, l’indagine sulla tragedia che ha causato la morte di 21 persone sta avanzando rapidamente. La Procura ha ufficialmente indagato i primi tre soggetti: il CEO della società proprietaria del pullman e due funzionari del Comune di Venezia responsabili delle strade. Inoltre, i pubblici ministeri hanno affidato la prima perizia sul guardrail del cavalcavia a un esperto di alto livello, Placido Migliorino, ispettore del MIt. Migliorino è noto per la sua abilità e per il rigoroso lavoro di analisi delle manutenzioni, tanto che alcuni lo soprannominano “Il mastino”.

Le sue competenze sono state precedentemente utilizzate dai magistrati di Genova nell’indagine sul crollo del Ponte Morandi, dove le sue relazioni tecniche hanno avuto un ruolo fondamentale nell’accusa. Migliorino, attualmente Provveditore alle opere pubbliche per Campania, Puglia, Basilicata e Molise, è stato designato per condurre la perizia sul guardrail che il pullman ha attraversato prima di precipitare. Egli ha 120 giorni di tempo per completare il suo rapporto, previsto entro febbraio 2024.

Questi sviluppi indicano un’indagine in corso che mira a gettare luce sui dettagli dell’incidente e ad attribuire responsabilità dove necessario. Gli esami preliminari sull’autista sembrano escludere problemi cardiaci, ma l’indagine è ancora in una fase embrionale. Nel frattempo, le autorità stanno gettando le basi per l’analisi approfondita del luogo dell’incidente, con un esperto rinomato come Migliorino che supervisionerà la perizia sul guardrail, un elemento chiave nel tragico evento.

La data di consegna della relazione finale, fissata per febbraio 2024, suggerisce che questa indagine sarà lunga e complessa, in quanto cercherà di far emergere tutti i dettagli rilevanti per comprendere appieno cosa sia accaduto quella sera a Mestre.

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