Nel tentativo di stringere ulteriormente il controllo sulle intercettazioni telefoniche, un emendamento proposto da Forza Italia ha raggiunto il suo obiettivo dopo un secondo tentativo. Questa modifica impone restrizioni significative sull’utilizzo delle intercettazioni nelle indagini penali in Italia.
Uno degli emendamenti chiave riguarda la trascrizione delle intercettazioni considerate “irrilevanti” nell’ambito dell’indagine. Queste conversazioni non verranno più riportate nei verbali di trascrizione, che solitamente sono redatti dalla polizia giudiziaria. Questo cambiamento potrebbe complicare le indagini, poiché i pubblici ministeri non avranno il tempo di ascoltare migliaia di ore di conversazioni. La responsabilità di selezionare le conversazioni rilevanti sarà quindi affidata esclusivamente al personale di polizia giudiziaria, che potrebbe non avere una visione completa dell’indagine. Inoltre, questa modifica potrebbe influire negativamente sul diritto di difesa, poiché gli avvocati non avranno accesso alle intercettazioni ritenute irrilevanti, ma solo la possibilità di ascoltarle.
Il Movimento 5 Stelle ha criticato queste modifiche, sostenendo che danneggino il diritto alla difesa degli indagati. Gli avvocati non potranno ottenere copie delle intercettazioni ritenute non rilevanti, rendendo estremamente difficile per loro individuare elementi utili per la difesa dei loro clienti. Questa modifica assegna un potere esclusivo alle forze di polizia e ai pubblici ministeri.
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Non è l’unico emendamento approvato. Un altro impone al giudice per le indagini preliminari (GIP) di autorizzare le richieste di intercettazione avanzate dai pubblici ministeri con una valutazione autonoma, eliminando la procedura precedente in cui il giudice firmava semplicemente il provvedimento. È stata anche approvata una modifica che limita le “intercettazioni a strascico”, ovvero quelle ordinate per indagare su un reato ma che possono portare a ulteriori indagini su altri reati. Tuttavia, questa modifica solleva preoccupazioni sul futuro delle intercettazioni utilizzate in casi di reati contro la pubblica amministrazione.
Va sottolineato che nessun emendamento presentato da Forza Italia menziona esplicitamente restrizioni sull’uso del software di sorveglianza “trojan”. Tuttavia, c’è stato un ritiro dell’emendamento che limitava le intercettazioni ambientali e l’uso del trojan solo in casi di mafia, terrorismo, droga e traffico di migranti, eliminando la possibilità di utilizzarli in indagini contro la pubblica amministrazione.
Inoltre, il Ministro della Giustizia Nordio sta lavorando su una riforma più ampia sugli ascolti telefonici, e questo ha contribuito alla decisione di ritirare alcuni emendamenti che potrebbero ostacolare questa riforma. In sintesi, queste modifiche alla Legge sulle Intercettazioni stanno sollevando preoccupazioni sul diritto alla difesa e sull’uso delle intercettazioni nelle indagini penali in Italia.