Israele, la frase shock del sindaco di Terni: “Se scoppia la terza guerra mondiale…” IL VIDEO

Nelle ultime ore ha destato scalpore la frase shock pronunciata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi: “Rischio Terza guerra mondiale per quello che sta succedendo in Israele? E chi se ne frega. Se scoppia, almeno, poi staremo in pace per 80 anni”. Così il coordinatore di Alternativa popolare, a margine della presentazione del candidato sindaco di Perugia, l’ex calciatore Davide Baiocco. “Io sto con Israele – ha ribadito – e se “spiana” Gaza fa bene. Ho difeso a suo tempo i palestinesi e ho visto ragazzi morire per Sabra e Shatila ma mi ero già stranito quando fecero l’attentato a Fiumicino. Oggi questo gruppo di palestinesi sta con l’Iran e sinceramente a me sta sul… sia l’Iran che i palestinesi che stanno con loro. Per quanto mi riguarda Israele fa bene a fare quello che fa. Anzi – ha concluso – mi sembrano ancora troppo moderati” ha detto.

Ma spieghiamo ancora una volta cosa sta succedendo in Israele. Il recente attacco condotto da Hamas contro Israele ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile rischio di conflitto su scala globale. Tuttavia, alcune opinioni divergenti sottolineano la necessità di approfondire la situazione. In questo articolo, esamineremo gli eventi in corso in Israele, analizzando le azioni di Hamas e le reazioni internazionali.

Il 7 ottobre, all’alba, Hamas, il gruppo radicale palestinese che governa la Striscia di Gaza, ha avviato un attacco su vasta scala contro Israele. Questo attacco, che include azioni via mare, via terra e via aria, è stato senza precedenti per la sua portata, il numero di vittime e il suo modo di attuazione.

Hamas ha lanciato migliaia di razzi verso le città israeliane, sebbene la maggior parte sia stata intercettata dal sistema missilistico Iron Dome di Israele. Hanno cercato di infiltrarsi sulla spiaggia israeliana di Zikim Beach tramite barche e motoscafi, ma sono stati respinti dalle forze di sicurezza israeliane. Inoltre, hanno utilizzato parapendii a motore, sebbene l’efficacia di questa tattica sia ancora incerta.

L’attacco via terra di Hamas ha sorpreso le forze di sicurezza israeliane e le agenzie di intelligence. Dopo aver superato le barriere che separano Gaza da Israele, i miliziani di Hamas hanno attaccato città e kibbutz israeliani, compiendo violenze indiscriminate su civili, compresi anziani, donne e bambini. Il più grave episodio è avvenuto durante il festival Supernova nel sud di Israele, dove i miliziani di Hamas hanno ucciso e sequestrato numerose persone.

La situazione nella striscia di Gaza e la reazione di Israele

L’attacco di Hamas ha suscitato condanne feroci da parte degli Stati Uniti e dell’Europa. Tuttavia, molti paesi arabi, che avevano iniziato a normalizzare le loro relazioni con Israele nel 2020, hanno assunto una posizione di equidistanza. Anche i partiti palestinesi moderati, come Fatah, si trovano in una situazione complessa, evitando di condannare esplicitamente Hamas ma senza celebrare l’attacco di sabato.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di essere in guerra e ha inviato migliaia di militari per riprendere il controllo delle città attaccate da Hamas. Inoltre, Israele ha annunciato un “assedio totale” della Striscia di Gaza, con un blocco completo delle forniture essenziali.

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