C’è stato un acceso botta e risposta a Otto e mezzo (La7) tra Marco Travaglio e Italo Bocchino sul Superbonus. Ad accendere la discussione è stato l’ex parlamentare del centrodestra, ora direttore del Secolo d’Italia, che attacca la misura rivolgendosi a Travaglio: “Marco, hai ragione. Non ci sono i soldi nelle casse dello Stato per fare una buona legge finanziaria. E sai perché? Perché i tuoi amici 5 Stelle hanno dragato le casse dello Stato”.
Il direttore del Fatto insorge: “Ma no, basta. Ancora con questa storia del Superbonus? È arrivato oggi il nuovo rapporto europeo che smentisce un’altra volta questa panzana”. Bocchino insiste: “I 5 Stelle hanno preso 100 miliardi per fare il voto di scambio del Superbonus, 50 miliardi per fare il voto di scambio del Bonus facciate, 20 miliardi per fare il voto di scambio del reddito di cittadinanza. Siete scappati col malloppo, vi siete presi i voti di quelli che avete privilegiato e che erano evidentemente ricchi e adesso vi lamentate che non ci sono i soldi”.
Travaglio reagisce ridendo, ma poi spiega al suo interlocutore: “Tutti i verificatori ufficiali di questa storia hanno detto che il Superbonus non ha inciso minimamente sul debito, che ha portato un milione di posti di lavoro, tonnellate di C02 in meno, risparmi in bolletta pari a mille euro ogni anno. In più, l’Europa ci dice che per la rivoluzione green le case vanno messe tutte a norma e col Superbonus ci siamo portati avanti. Si può essere favorevoli o meno – continua – ma come fa Bocchino a dire che i 5 Stelle hanno fatto il voto di scambio quando tutti i partiti, dal primo all’ultimo, durante il governo Draghi hanno chiesto non di cancellarlo, ma di estenderlo, addirittura rispetto a come era stato pensato all’inizio?”.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Il Superbonus al 110% è stata una misura introdotta dal governo italiano per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli interventi di riqualificazione energetica, come l’isolamento termico, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di riscaldamento, potevano infatti essere finanziati al 110% delle spese sostenute. Ciò significa che non solo i costi dei lavori erano spesso coperti integralmente, ma i proprietari potevano anche ottenere un ulteriore vantaggio sotto forma di detrazioni fiscali.
Inoltre, la riduzione dei consumi energetici ha contribuito a ridurre l’impatto ambientale, riducendo le emissioni di gas serra e promuovendo uno stile di vita più sostenibile. Oltre ai benefici finanziari, il Superbonus al 110% ha avuto un impatto positivo sull’occupazione. L’aumento della domanda di servizi legati alla riqualificazione energetica ha creato nuove opportunità di lavoro nel settore delle costruzioni e dell’energia rinnovabile, contribuendo così a stimolare l’economia.
Un altro punto a favore del Superbonus è stata la sua semplicità d’uso. I beneficiari potevano ottenere l’agevolazione in modo relativamente agevole, grazie a procedure semplificate e una serie di incentivi fiscali che hanno reso l’adesione al programma attraente per tutti. Da un punto di vista ambientale, il Superbonus al 110% ha contribuito a promuovere la sostenibilità. La riduzione dei consumi energetici e l’uso di fonti rinnovabili hanno favorito una diminuzione delle emissioni di CO2, aiutando l’Italia a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione dell’inquinamento.