Il programma di lavoro della Commissione Europea per il 2025 ha sollevato numerose critiche, in particolare da parte di Pasquale Tridico, capodelegazione del Movimento 5 Stelle (M5S) al Parlamento europeo. Le principali preoccupazioni riguardano l’eccessiva attenzione alla difesa a discapito degli investimenti in settori strategici per l’economia e l’occupazione.
Critiche alla strategia economica dell’UE
Secondo Tridico, la Commissione guidata da Ursula von der Leyen ha scelto di privilegiare le spese militari rispetto a quelle necessarie per sostenere la crescita economica e il benessere dei cittadini europei. In particolare, il deputato ha evidenziato l’assenza di un piano concreto per la transizione industriale, che sarebbe essenziale per il rilancio di comparti cruciali come quello dell’automotive.
“Abbiamo chiesto un fondo per sostenere l’industria europea, in particolare il settore automobilistico, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta”, ha dichiarato Tridico. La mancanza di investimenti mirati in innovazione e nelle filiere in crisi, a suo avviso, rappresenta una grave carenza della politica economica dell’UE, soprattutto se confrontata con le strategie adottate da Stati Uniti e Cina, che continuano a investire massicciamente nei settori tecnologici e produttivi.
Lo scorporo delle spese: una scelta discutibile
Tridico ha inoltre criticato l’orientamento della Commissione nel contesto del nuovo Patto di Stabilità, che prevede allentamenti di bilancio esclusivamente per le spese militari. “È semplicemente assurdo che si parli di scorporo dal deficit per gli investimenti in armi e difesa, mentre investimenti strategici per il rilancio economico continuano a essere limitati da rigidi vincoli di bilancio”, ha affermato.
Questa posizione è stata ribadita citando le recenti dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha sottolineato come “la produzione di equipaggiamenti bellici non contribuisca ad aumentare il potenziale di crescita di un Paese”, mentre la vera crescita economica deriva da investimenti produttivi. Secondo Tridico, è essenziale che l’UE torni a concentrarsi su politiche industriali efficaci, lasciando da parte le strategie belliche.
Piano per gli alloggi accessibili: una misura insufficiente
Un’altra critica sollevata riguarda il piano per gli alloggi accessibili, che secondo Tridico risulta troppo debole per affrontare l’attuale crisi abitativa in molti paesi dell’Unione. “Servono risposte chiare per proteggere i lavoratori, sostenere le imprese e garantire stabilità economica. L’Europa non può restare a guardare”, ha sottolineato il parlamentare.
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La richiesta di un cambio di rotta
Il Movimento 5 Stelle, attraverso la voce di Tridico, chiede dunque un radicale cambio di approccio da parte della Commissione Europea. L’UE deve tornare ad essere un attore centrale nella politica economica globale, investendo nelle sue industrie strategiche e rafforzando il suo potere contrattuale nei confronti delle grandi potenze economiche mondiali. “L’Europa deve tornare nel pieno possesso di se stessa e del suo potere contrattuale nei confronti degli Stati Uniti, puntando su investimenti pubblici massicci nei settori che davvero ne hanno bisogno”, ha concluso.
Con questa presa di posizione, il M5S si oppone fermamente alla direzione intrapresa dalla Commissione e sollecita un impegno più concreto a favore dell’industria europea, dei lavoratori e della stabilità economica complessiva.
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