Il mercoledì, alla Camera dei deputati, si svolge come di consueto il Question Time in cui viene interrogato un ministro su un determinato argomento. Ieri è stata la volta di Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti pronto a rispondere alle interrogazioni dei deputati. Ma quando è stato il turno dei Cinque Stelle, è successa una cosa che non è di certo passata inosservata dai cittadini che seguivano la diretta. Ve lo sveliamo subito.
Il ministro era stato interrogato sul crollo del viadotto avvenuto a Longobucco, in provincia di Cosenza, la settimana scorsa, provocando la reazione spazientita dei pentastellati. La replica della deputata calabrese Vittoria Baldino si è conclusa con un colpo di scena, quando la pentastellata ha mostrato provocatoriamente un ponte giocattolo al ministro leghista davanti a tutti.
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La vicecapogruppo del M5s alla Camera si è soffermato sulla mobilità del territorio ionico-silano: «In Calabria un’ambulanza impiega in media 45 minuti per raggiungere l’entroterra: questo il ministro e la maggioranza non lo sanno, perché in questa regione vengono solo per fare passerelle promettendo mari e monti, anzi mari e ponti, anche se immaginari. Poi però quelli veri crollano lasciando paesi isolati. Le vere cifre sulle opere pubbliche in Calabria il governo le ha inserite nel Def: esclusa la Statale 106, lo stanziamento è di 36 milioni». Infine, la bordata al Ministro: «Le infrastrutture sono una cosa seria: se Salvini vuole giocare giochi, ma lasci stare il suo ministero».
Il vicepremier respinge al mittente le responsabilità sul cedimento del viadotto Ortiano 2. “Avevo un’interrogazione sul ponte crollato a Longobucco e su questo posso dare una risposta perché per educazione chiedo agli uffici di rispondere alle domande che mi vengono fatte, se poi dobbiamo riportare l’epopea dei no di Toninelli allora quella è un’altra puntata. Mi spiace per i cittadini calabresi che meritavano una risposta, che comunque vado a dare lo stesso visto che è un ponte inaugurato dieci anni fa, costruito e preso in carico da Anas che voglio ringraziare perché – a dimostrazione che il sistema di allerta funziona – l’ha chiuso per tempo evitando morti e feriti. Però – ha detto – fanno bene gli inquirenti a indagare perché qualcosa evidentemente nella costruzione di quel ponte non ha funzionato. Ricordo che i numeri vedono tra Anas e Rfi, tra opere in corso, opere in avvio nel 2023, manutenzioni, 48 miliardi di investimenti in tutto il territorio nazionale. Se avessero prevalso le logiche dei No Tav, No Tap, No a tutto il resto del mondo staremo spendendo zero. Io sono stato votato per avviare i cantieri e sbloccare opere pubbliche. Stiamo lavorando giorno e notte per una ricognizione delle opere da terminare”.
Ecco il video: