La destra ha presentato una controproposta sul salario minimo, di fatto cancellando quella del M5S. Conte reagisce in conferenza stampa.
Secondo quanto riportato da La Notizia di Gaetano Pedullà, è arrivata la proposta della maggioranza sul salario minimo. Ieri era stato il presidente della commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto, ad annunciare che la maggioranza era al lavoro “a un emendamento” alla proposta del M5S. Le parole di Rizzetto sono state confermate anche da Tiziana Nisini, deputata della Lega e vicepresidente della commissione Lavoro: “Siamo convinti che non sia questo lo strumento giusto per risolvere un problema che si trascina da anni. Ignorato dalle stesse opposizioni quando erano al governo”, dice riferendosi al salario minimo. E nella tarda mattinata è arrivata la proposta che, di fatto, butta la palla in tribuna affidando la delega al governo, cancellando ogni riferimento alla soglia minima retributiva.
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La proposta è stata presentata oggi e, come spiega Rizzetto, punta “sul rafforzamento e l’estensione della contrattazione collettiva”. Secondo Rizzetto, l’intervento della maggioranza “sarà messo in campo immediatamente”, arrivando “molto prima” delle opposizioni “a delle risposte”. In realtà, però, l’emendamento delega l’intervento al governo, a cui dà altri sei mesi. Sul tema parla anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, fornendo qualche piccolo indizio ma non del tutto chiarificatore. Senza dubbio il governo è contrario “al salario minimo per legge”, come sottolinea la ministra. “Se siamo per la contrattazione – continua – non possiamo imporre per legge un numero che è un importo minimo di salario”.
La reazione di Conte e del M5S
Ecco la reazione del M5S. “Sul salario minimo il governo si sta predisponendo per sgonfiare la palla, addirittura umilieranno il parlamento passando al decreto legislativo per prender tempo e sfiammare l’onda che si è levata in tutto il paese”. Così il leader M5S Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa in Senato.