La dichiarazione shock di Roberto Scarpinato. Ecco cosa ha rivelato sulla mafia

Il 5 Stelle Roberto Scarpinato dopo l’arresto del boss latitante Messina Denaro dichiara che la mafia non è ancora sconfitta eppure c’è già chi pensa di abolire il 41-bis.

In un’intervista a Repubblica Scarpinato dichiara: “Se passa l’idea che con l’arresto di Matteo Messina Denaro la mafia sia stata sconfitta, la legislazione antimafia è a rischio sarebbe un errore straordinario. Le aristocrazie mafiose sono una componente del sistema di potere occulto italiano che quando è necessario usa la violenza, altrimenti si avvale di altri strumenti, come la corruzione. Oggi non serve sparare”, aggiunge.

Avvisa: “La mafia è stata cancellata dall’agenda politica. Dopo la riforma dell’ergastolo ostativo, che oggi consente l’uscita dal carcere anche a coloro che si rifiutano di collaborare, adesso manca solo l’ultimo step. Abolire il 41 bis che a tutt’oggi impedisce ai boss stragisti di usufruire della riforma”.

Tuttavia Delmastro Delle Vedove appartenente a Fdi si dice incredulo per le affermazioni di Scarpinato e nega tutto: “Leggo, incredulo, che Scarpinato ipotizza che qualcuno voglia, con un tratto di penna, abolire l’ergastolo ostativo. Il Governo Meloni ha salvato l’ergastolo ostativo in pochi giorni di governo, sanando l’inerzia dei vari governi a maggioranza grillina”. “Scarpinato, uomo che con un tratto di penna rottamò l’inchiesta mafia appalti portata avanti da Falcone e Borsellino, stia tranquillo: Giorgia Meloni i tratti di penna, come per l’ergastolo ostativo, li usa per contrastare la mafia e non per altro. Se Scarpinato ha sentore che qualcuno voglia cancellare l’ergastolo ostativo faccia i nomi, senza usare la medesima e indigesta grammatica allusiva del pentitismo italiano” conclude.

Non tarda ad arrivare la replica di Scarpinato: “Il sottosegretario Delmastro delle Vedove misuri le parole e non abusi dello scudo dell’immunità parlamentare per tentare di delegittimare con accuse infamanti e palesemente false senatori che esprimono opinioni argomentate”.

“Peraltro, Delmastro dimostra di avere scarsa competenza in materia di mafia e di legislazione antimafia, e quindi di non poter comprendere il ragionamento che ho esposto oggi in un’intervista”. Questo perché “confonde le norme sull’ergastolo ostativo, contenute nell’articolo 4-bis dell’ordinamento penitenziario, con quelle che regolano il 41-bis”continua.

“Grazie a un emendamento che è stato approvato nella passata legislatura su iniziativa del Movimento 5 Stelle, poi recepito dal decreto Meloni, il 41-bis di fatto è rimasto l’unico ostacolo per l’uscita dal carcere di boss stragisti, depositari di segreti scottanti, che si rifiutano di collaborare” conclude.

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini