Scontro istituzionale tra Governo e Magistratura
L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lanciato un attacco frontale alla premier Giorgia Meloni, accusandola di “bullismo istituzionale” nei confronti del procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi. L’affermazione è arrivata a margine dell’udienza del processo per l’omicidio di Giulio Regeni, in corso al tribunale di Piazzale Clodio, dove Conte è stato ascoltato come testimone.
L’ex premier ha criticato duramente la scelta della presidente del Consiglio di realizzare un video in cui attacca pubblicamente un magistrato, definendolo un comportamento inaccettabile per un capo di governo.
“Non è accettabile che una presidente del Consiglio, usando la sua forza comunicativa, faccia un video contro un singolo magistrato. Quello di Chigi è bullismo istituzionale, e va respinto” ha dichiarato Conte ai giornalisti presenti.
L’ex premier ha poi evidenziato come lui stesso, in passato, abbia ricevuto notifiche da parte dello stesso magistrato senza mai rispondere con attacchi pubblici o accuse di intimidazione:
“Io ho avuto le stesse notifiche da parte dello stesso magistrato, più di una, ma non ho fatto video, non l’ho attaccato, non gli ho detto che è un magistrato fallimentare, non ho detto che mi sento ricattato e intimidito. Con grande rispetto per un’istituzione diversa da quella che è il governo, mi sono reso disponibile a fornire tutti gli elementi di informazione in mio possesso.”
L’accusa di Conte arriva in un contesto politico sempre più polarizzato, con il governo Meloni che, nelle ultime settimane, ha intensificato gli scontri con la magistratura su diversi fronti.
Il caso Paragon: allarme per lo spionaggio ai giornalisti e attivisti delle ONG
Non solo il caso Lo Voi. Conte ha espresso forte preoccupazione per le rivelazioni riguardanti il cosiddetto caso Paragon, una vicenda che coinvolge presunti episodi di spionaggio nei confronti di giornalisti e membri di organizzazioni non governative.
“Sono molto preoccupato. Si tratta di uno spionaggio a carico di giornalisti ritenuti evidentemente scomodi, di persone che lavorano nelle ONG. C’è un contesto che ci fa molto preoccupare e dobbiamo assolutamente accertare quello che è successo.”
Secondo le prime informazioni, il caso riguarderebbe la raccolta di dati sensibili e intercettazioni ai danni di figure impegnate nella difesa dei diritti umani e nella cronaca politica, sollevando seri interrogativi sulla tutela della libertà di stampa e sul rispetto della privacy.
La vicenda rischia di trasformarsi in un nuovo scontro tra le forze politiche, con il Movimento 5 Stelle e altri partiti di opposizione pronti a chiedere chiarezza sulle eventuali responsabilità governative e istituzionali.
Lo scontro tra governo e magistratura: una tensione crescente
Le parole di Conte si inseriscono in un clima di crescente tensione tra governo e magistratura, con numerosi esponenti dell’opposizione che denunciano un atteggiamento ostile da parte dell’esecutivo nei confronti degli organi giudiziari.
Negli ultimi mesi, Meloni e altri membri del governo hanno più volte attaccato pubblicamente magistrati considerati scomodi, accusandoli di avere un’agenda politica contraria alla destra. Il caso Lo Voi, secondo molti osservatori, rappresenta solo l’ultimo episodio di una strategia mirata a delegittimare la magistratura e a ridurre il suo ruolo di controllo nei confronti dell’azione governativa.
Dall’altra parte, il centrodestra accusa la magistratura di voler ostacolare il governo con indagini mirate e attacchi giudiziari che danneggerebbero la stabilità dell’esecutivo.
Leggi anche

La senatrice 5 stelle scoppia in lacrime mentre parla alla platea! Ecco il vero motivo – IL VIDEO
L’intervento della senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, in Senato è stato un momento di grande emozione e riflessione
Reazioni politiche e scenari futuri
Le parole di Conte hanno scatenato immediate reazioni politiche. Esponenti del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno espresso solidarietà alla magistratura, condannando l’atteggiamento del governo Meloni.
D’altro canto, Fratelli d’Italia e gli alleati di centrodestra difendono la premier, sostenendo che il video di Meloni fosse una legittima espressione di indignazione verso un magistrato ritenuto fazioso.
Il dibattito potrebbe presto spostarsi in Parlamento, con le opposizioni pronte a presentare interrogazioni urgenti per chiedere chiarimenti sia sul caso Lo Voi che sulle rivelazioni riguardanti il caso Paragon.
Questa nuova frattura tra istituzioni rischia di acuire il già delicato rapporto tra governo, magistratura e stampa, con implicazioni che potrebbero riflettersi sulle prossime mosse politiche e giudiziarie del paese.
VIDEO: