Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi hanno ritirato la querela nei confronti di Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci presentata contro Report per due puntate andate in onda nell’aprile 2017.
Ad ufficializzarlo il legale della moglie Nicoletta Braschi: “Nella giornata di ieri il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela il dibattimento pendente nei confronti dei dott.ri Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci. Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dott.ri Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata”.
Leggi anche
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Scrive ancora l’avvocato: “Durante il corso dell’istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei signori Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato. Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio”.
“Con riferimento alle puntate di Report del 10 e 17 aprile 2017 diamo atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali. L’acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come ‘La vita è bella’, ‘Pinocchio’ e ‘La tigre e la neve’. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell’ingente investimento effettuato in occasione dell’acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno”.
Ranucci e Mottola rispondono: “Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti”. Poi la precisazione sui social:Nessuna rettifica da parte di Repor.