La recente inchiesta di Fanpage, intitolata “Gioventù Meloniana”, ha sollevato un’ondata di polemiche politiche e accuse di censura verso la Rai. Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha criticato duramente la premier Giorgia Meloni, affermando che considerare le inchieste indipendenti come elementi di regime è una posizione antidemocratica. Silvestri ha espresso queste critiche tramite un post su X (ex Twitter), sottolineando che per il M5S, le indagini giornalistiche rappresentano una forma essenziale di democrazia.
Parallelamente, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Francesco De Cristofaro, ha denunciato la RaiNews24 per non aver dato spazio all’inchiesta di Fanpage, accusando il direttore Paolo Petrecca di aver trasformato il canale in un “TeleMeloni”, ovvero un megafono del governo. De Cristofaro ha espresso solidarietà al comitato di redazione della testata che ha sollevato la questione, criticando duramente la scelta di censurare notizie sgradite alla destra politica.
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De Cristofaro ha inoltre sottolineato che la libertà di stampa esiste ancora e che, in un’epoca dove l’informazione viaggia rapidamente sui social media, la censura risulta inefficace e controproducente. Ha aggiunto che non riprendere una notizia discussa da tutti danneggia la credibilità del servizio pubblico agli occhi del pubblico, rappresentando un suicidio aziendale oltre che una violazione del dovere deontologico di informare correttamente i cittadini.
Il deputato ha concluso chiedendo che la commissione parlamentare di vigilanza convochi Petrecca per rispondere di questo ennesimo episodio di presunta imparzialità. Secondo De Cristofaro, la gestione di Petrecca ha ridotto il canale all news della Rai a un organo di propaganda governativa, e il direttore non è più adatto a mantenere il suo ruolo.
Queste accuse contro la Rai e il suo direttore hanno aperto un acceso dibattito sul ruolo dell’informazione pubblica e sull’indipendenza delle testate giornalistiche in Italia,.
