La reazione di Conte all’esclusione del fisico Rovelli dopo le critiche a Crosetto

Ci sono importanti novità che riguardano la diatriba tra lo scienziato Carlo Rovelli e il ministro della Difesa italiano Crosetto. Ma cerchiamo di capire cosa è successo. Durante il concerto del primo maggio Rovelli aveva criticato l’impegno militare dell’Italia a inviare tra fine 2023 e 2024 una squadra portaerei nella regione dell’Indo-Pacifico, in sostegno degli Stati Uniti per dissuadere la Cina ad invadere Taiwan. Rovelli cita la notizia apparsa su Repubblica e commenta che “si rischia seriamente uno scontro Usa-Cina” e parla di “provocazione”. Aggiunge poi quello che è stato il cuore dell’intervento del primo maggio, la parte più criticata, dove si accusa l’Italia di fare la “piazzista di armi, che sono strumenti di morte… In un momento in cui la tensione internazionale è altissima”.

In altre parole, Rovelli aveva puntato il dito direttamente contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, in passato presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza. Queste le sue parole dal palco: “In Italia il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”. Poco dopo Ambra era intervenuta prendendo le distanze: “Qua non c’è censura. Dispiace che non essendo un dibattito poltico, quando si attacca qualcuno, come nell’intervento del professor Rovelli, dovrebbe esserci un contraddittorio che non c’è stato”. Sono seguite allora valanghe di critiche. Oggi viene cancellato il suo intervento alla Buchmesse.

Ebbene, la notizia di oggi è che l’intervento che Rovelli avrebbe dovuto fare alla Buchmesse, in occasione dell’edizione del 2024 in cui l’Italia sarà ospite d’onore, è stato cancellato: “L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della Difesa, il mio intervento è sato cancellato” scrive lo scienziato su Facebook.

Segue la lettera firmata da Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione editori italiani, in cui si comunica a Rovelli la decisione: “Professore carissimo, è con grande pena che mi accingo a scriverle questa lettera. Con grande pena, ma senza infingimenti. Il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del primo maggio mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’ltalia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi. Ciò che più di ogni altra cosa sento il dovere di evitare – e di questo mi prendo tutta, personale la responsabilità – è che un’occasione di festa e anche di giusto orgoglio nazionale, si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia. E non le nascondo la speranza che il nostro paese sia rappresentato al massimo livello istituzionale”.

Poi c’è questo passaggio: “Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto. Questo non vale, certo, ad attenuare il peso di questa lettera. Lettera che avrei voluto non scrivere. Spero, almeno, che possa contribuire a non farmi perdere la sua amicizia“. Segue l’augurio “di poter presto leggere un suo nuovo libro e, magari, di incontrarla di persona”.

Poi, la clamorosa retromarcia: Ricardo Franco Levi nelle ultime ore ha rinnovato al fisico l’invito a partecipare alla cerimonia d’inaugurazione “per condividere con tutti noi la bellezza della ricerca e il valore della conoscenza”. Insomma, rimangiandosi tutto quello che aveva scritto nella lettera!

A intervenire sulla questione il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Che su Facebook ha scritto: “Seconda puntata. Forse anche peggiore della prima. Ricardo Franco Levi ritorna sui propri passi e rinnova l’invito a Carlo Rovelli che si era appena rimangiato. Così motiva il suo ravvedimento: ‘Sono sensibile e accolgo con soddisfazione le dichiarazioni di esponenti del Governo che confermano la volontà di garantire un’aperta partecipazione alla Fiera di Francoforte, nel rispetto del principio e della difesa del pluralismo del pensiero e delle idee…’. Direi che con questa motivazione abbiamo raggiunto il colmo. Oggi abbiamo scritto una pagina vergognosa ed è bene che il nostro Commissario, che si è dimostrato del tutto inadeguato al ruolo, vada a casa.”

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