– Nel cuore di un clima politico teso e controverso, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha risposto con fermezza alle ultime provocazioni di Beppe Grillo. Durante un’intervista a Tg2 Post, l’ex premier ha contestato le recenti affermazioni del garante e fondatore del M5S, definendole “gesti di arroganza” e sottolineando il valore della comunità politica del Movimento.
“Dire che questa comunità è morta è un gesto che non ha senso. Il Movimento 5 Stelle ha appena concluso un processo costituente che ha coinvolto oltre 22.000 iscritti, definendo nuovi obiettivi strategici e un percorso volto a incidere realmente sul cambiamento del Paese,” ha dichiarato Conte, ribadendo che il M5S non è “né una setta religiosa né la casa di un singolo individuo”.
La lettera di Grillo a Schlein: satira o sfida?
Al centro della polemica, una lettera inviata da Grillo a Elly Schlein, leader del Partito Democratico, in cui ironicamente raccomandava Conte come futuro leader del PD. “Giuseppe Conte è perfetto per voi. Ha già trasferito milioni di voti dal M5S al PD”, ha scritto Grillo in un tono sarcastico che ha scatenato ulteriori tensioni.
Conte, senza esitazioni, ha replicato: “Se dobbiamo affidarci alle battute, potrei scrivere una lettera di referenze per Grillo a Mario Draghi, chiedendogli di assumerlo come consulente. Ma questa è una questione seria e non intendo scherzare oltre.”
Un voto bis carico di tensione
La polemica arriva in un momento cruciale per il Movimento, che sta affrontando un secondo voto online per ratificare le modifiche statutarie e il nuovo simbolo. Il primo voto, due settimane fa, aveva già registrato un esito sfavorevole per Grillo, il quale ora punta a invalidare l’intero processo spingendo gli iscritti all’astensione. Lo stesso Grillo ha ironicamente invitato gli elettori a “andare a raccogliere funghi” piuttosto che partecipare alla consultazione.
La risposta di Conte è stata immediata e tagliente: “Vadano pure a raccogliere funghi, ma tornino a votare. Il nostro obiettivo è chiaro: rafforzare il Movimento e dare continuità al progetto costituente.”
La battaglia legale all’orizzonte
Dietro le schermaglie pubbliche, si profila una potenziale battaglia legale tra le due anime del Movimento. Grillo, secondo alcune fonti vicine al garante, sarebbe pronto a contestare il nuovo statuto e il simbolo in tribunale. Conte, tuttavia, si è mostrato preparato a respingere eventuali ricorsi: “Chi ha tentato in passato di impugnare qualcosa ha pagato le spese. Non temiamo contenziosi legali, siamo ben attrezzati.”
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Il futuro del Movimento 5 Stelle
Nonostante le divisioni interne e le provocazioni, Conte ha voluto ribadire il suo rispetto personale per Grillo: “Rimane il nostro fondatore, un ruolo storico che nessuno gli potrà togliere. Ma il Movimento oggi è una comunità politica matura, che guarda al futuro con ambizione e determinazione.”
Nella cerchia di Grillo, intanto, si parla di una possibile “reunion” a Roma prima di Natale, mentre gli iscritti continuano a votare. La sfida tra le due visioni opposte del Movimento – una guidata dalla leadership pragmatica di Conte e l’altra legata al carisma visionario di Grillo – sembra destinata a ridefinire il futuro del M5S.