Marco Travaglio non ha usato giri di parole per commentare il periodo che sta vivendo la premier Meloni. Sentite cosa ha detto in diretta.
“Quelli di Giorgia Meloni mi sembrano dei drammatici segni di debolezza. È terrorizzata che in Abruzzo succeda il bis della Sardegna e quella che lei aveva sperato essere una marcia trionfale verso le elezioni europee diventi un cimitero di sconfitte. Nessuno sa come andrà a finire, ma a vedere come sono nervosi mi pare che sia questo il loro terrore”. Questa la lucida analisi a Otto e mezzo (su La7) del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio. Argomento del dibattito le ultime allarmate esternazioni della presidente del Consiglio, sia al comizio finale a Pescara per sostenere il candidato del centrodestra Marco Marsilio (“Alle europee succederà di tutto, io ho messo l’elmetto e vinceremo anche questa battaglia“), sia nell’incontro coi sindacati di Polizia, dove ha addirittura evocato il terrorismo e il complotto contro di lei e il governo che guida (“C’è un clima che mi preoccupa, (…) vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione”).
Il punto sul governo in diretta tv
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Travaglio spiega: “Meloni ha alluso ai tempi del terrorismo per questa fantomatica campagna contro le forze dell’ordine, che in realtà sono normali critiche a un settore piuttosto piccolo della polizia che ha usato i manganelli contro dei ragazzi che manifestavano”. Poi il giornalista ricorda: “In uno dei momenti più bui della storia repubblicana, cioè durante i due mesi di lockdown del 2020, lei dava del criminale al presidente del Consiglio dell’epoca, gridava alla dittatura, urlava al regime e alla svolta autoritaria. E io – aggiunge – non sento né la Schlein, né Conte, né Calenda, né Bonelli, né Fratoianni dire che al governo c’è una premier criminale o che c’è la dittatura. I toni che usava lei nel momento difficile della pandemia non li vedo usare dall’opposizione, che invece potrebbe essere criticata per il motivo opposto”. Il direttore del Fatto conclude: “Quella di Meloni è una drammatizzazione per cercare di mobilitare più gente possibile alle urne, perché tira brutta aria“.