Il Movimento 5 Stelle si trova in un momento di crisi senza precedenti, con il conflitto tra il fondatore Beppe Grillo e il leader Giuseppe Conte che ha innescato un’ondata di accuse incrociate. Tra i protagonisti del dibattito emergono le voci del vicepresidente M5S Riccardo Ricciardi, dell’ex ministro Danilo Toninelli e dell’ex parlamentare Dino Giarrusso. Le loro dichiarazioni, spesso al vetriolo, gettano luce sulle tensioni interne e sulle prospettive future di un Movimento sempre più diviso.
Ricciardi: “Dal 2019, nessun contributo da Grillo”
Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, ha espresso un giudizio severo sul contributo di Beppe Grillo negli ultimi anni. In un lungo video su Facebook, Ricciardi ha ricostruito i passaggi chiave della crisi interna del M5S, sottolineando come il fondatore si sia progressivamente allontanato dalla vita del Movimento.
“Dopo gli Stati generali di Vito Crimi, un momento importante di partecipazione, Grillo ha semplicemente detto: ‘Il Movimento lo deve prendere Conte’. Da lì in poi, il suo contributo è stato minimo e spesso controproducente”, ha spiegato Ricciardi.
Tra i punti critici ricordati, Ricciardi ha evidenziato il ruolo di Grillo nella nascita del governo Draghi, nonostante la base e i parlamentari fossero contrari. “Quando Crimi disse che non avremmo mai fatto un governo Draghi, Grillo arrivò a Roma e ribaltò tutto. Nei corridoi si mostrò stupito del fatto che fosse necessaria una votazione. Poi, fece il famoso video in cui definì Draghi un ‘grillino’, mentre in realtà due ministri erano in quota Grillo, non del M5S”.
Ricciardi ha poi lodato il lavoro di Conte, che ha trasformato il Movimento modernizzandone lo statuto e sottraendo il controllo della piattaforma Rousseau alla famiglia Casaleggio. “E quale fu la risposta di Grillo? Si ripresentò a Roma definendo quello statuto ‘feudale’ e sostenendo che Conte non avesse alcuna visione politica”. Secondo Ricciardi, la tensione esplose al punto da rischiare una scissione, risolta solo con compromessi statutari.
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L’attacco più diretto è arrivato sulla recente presa di posizione di Grillo: “L’unica volta che Grillo è venuto a Roma in questa legislatura è stato per dire che la manifestazione contro i precari era inutile. Sfido chiunque nel M5S a dire che ha dato un contributo positivo dal 2019 in poi”. Ricciardi, pur riconoscendo il ruolo storico di Grillo, ha concluso che il fondatore è ormai una figura del passato: “Ringrazierò sempre Grillo per quello che ha fatto dal 2005 al 2016, ma dopo è stato un’altra storia. Ho ricevuto un messaggio con… Guarda il video