Il senatore del M5S Roberto Scarpinato è stato intervistato durante la trasmissione Accordi e disaccordi. Ecco cosa ha detto sul governo Meloni.
“Per la prima volta abbiamo al governo un pool di forze politiche che hanno una caratteristica unitaria: non hanno alcuna affezione per la nostra Costituzione, anzi direi che hanno, come dire, un’avversione per questa Costituzione”. Così Roberto Scarpinato ad Accordi e Disaccordi in onda sul Nove alle 21.25. “E naturalmente uno degli ostacoli maggiori per costruire la società che è assolutamente antinomica con la Costituzione che hanno in mente loro, cioè una società gerarchizzata, a piramide, dove c’è chi comanda e chi obbedisce, si devono sbarazzare di due forze”, ha spiegato il senatore M5S ed ex magistrato antimafia che poi ha enumerato “ il giornalismo indipendente e la magistratura indipendente”. L’obiettivo finale? Secondo Scarpinato “è riportare indietro la storia a ‘bei tempi’ della dittatura fascista e della monarchia, quando il pubblico ministero dipendeva dall’esecutivo”.
"Questo governo vuole tornare al fascismo"
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Sulla questione delle pagelle ai magistrati, Scarpinato ha poi detto: “La pagella su che cosa? È chiaro che diventa uno strumento di condizionamento. Se Carnevale avesse annullato il maxiprocesso, Falcone sarebbe passato alla storia con una pagella zero. – ha spiegato il senatore M5S – Metti sotto processo un politico importante come Dell’Utri, vedi come va a finire: se nei gradi successivi va male, tu sei rovinato”, ha ricordato Scarpinato. “Ci sono certamente degli errori, perché una corporazione fatta di 9mila magistrati rispecchia la medietà del cittadino italiano: abbiamo gli ottimi, abbiamo i normali, abbiamo i mediocri, abbiamo i pessimi”, aggiunge: “Però io credo che abbiamo una magistratura e delle forze di Polizia che sono all’avanguardia a livello internazionale”. “Soltanto in Italia quelli che sono difetti fisiologici, limiti di un ordinamento di novemila persone, vengono ingigantiti agli occhi dell’opinione pubblica come un cancro. – ha detto – Qui non è che abbiamo il problema della mafia, della corruzione, delle lobby: qua abbiamo il problema della magistratura. Ma stiamo scherzando?“, ha concluso l’ex magistrato.