La rivelazione sul simbolo M5S. Parla il commercialista di Grillo: “Il simbolo è…”

Non solo la regola del doppio mandato, ma anche il simbolo del Movimento 5 Stelle è al centro dello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Mentre Grillo considera il simbolo e il nome del Movimento “pilastri insostituibili” della sua creatura politica, Conte sembra più disposto a un eventuale re-branding, invitando gli iscritti a esprimersi in vista dell’assemblea costituente programmata per l’autunno.

Enrico Maria Nadasi, commercialista genovese e stretto collaboratore di Grillo, interviene chiarendo la questione: “Il simbolo del Movimento è di Beppe ed è sempre stato suo”. Nadasi spiega come il simbolo abbia avuto un’evoluzione, ma ribadisce che il “Dna” del Movimento è intimamente legato a Grillo. La situazione attuale all’interno del M5S è, secondo Nadasi, molto complessa, e le due visioni contrapposte di Grillo e Conte potrebbero portare a sviluppi imprevedibili, inclusa una possibile scissione.

Quel contrassegno – spiega – ha avuto una sua evoluzione, con l’aggiunta della dicitura ‘2050’. Ma come accade con le auto, possono cambiare i modelli: la fabbrica rimane la stessa. Il Dna è di Grillo”. Nadasi tra l’altro è il segretario della vecchia Associazione Movimento 5 Stelle del 2013, ‘sostituita’ nel 2017 da una nuova realtà giuridica ma tuttora esistente. Come si legge nell’ultimo bilancio firmato da Nadasi e dallo stesso Grillo, l’assemblea dei soci ha deliberato di mantenere in vita l’attività dell’Associazione “proprietaria dei simboli del Movimento 5 Stelle e dei domini www.beppegrillo.it e www.movimento5stelle.it”. Per il commercialista di Grillo la situazione venutasi a creare all’interno del Movimento con le tensioni tra ‘l’Elevato’ e ‘l’avvocato del popolo’ “è di sicuro molto complicata. Bisogna aspettare e vedere cosa succede.

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Ci sono due visioni differenti, aspettiamo questa assemblea costituente…”. Sul suo blog, il garante pentastellato è intervenuto ancora una volta per blindare la regola del doppio mandato e il simbolo. “Mi pare che Grillo abbia elencato i fondamenti, i pilastri del Movimento. La regola del doppio mandato nasce come Dna portante del M5S. E’ un principio pensato per scongiurare quelle rendite di posizione che si verificano negli altri partiti, dove c’è molta gente che vive esclusivamente di politica”. La diatriba Conte-Grillo rischia di degenerare in una scissione? “Questo non lo so, il tema è che quelli indicati da Grillo sono pilastri invalicabili. Elaborare soluzioni diverse vuol dire snaturare il Movimento.

Mentre Conte avvia il processo costituente, rimane il dubbio sull’effettiva rappresentatività dell’assemblea, vista l’assenza di delegati tradizionali. La sfida per il controllo del futuro del Movimento, e del suo simbolo, è appena iniziata.

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