La recente sconfitta della sinistra in Liguria è una ferita aperta per Pier Luigi Bersani, che, ospite di Dimartedì su La7, ha commentato il risultato elettorale, esortando le forze progressiste italiane a un cambio di strategia. Secondo l’ex segretario del Partito Democratico, è giunto il momento di intraprendere un percorso di alleanza solido e compatto, lasciando da parte divisioni e strategie confuse che negli anni hanno indebolito la sinistra italiana. Bersani, con la sua esperienza e visione di lungo termine, offre un’analisi attenta delle problematiche e delle possibili soluzioni, ricordando la persistenza del Movimento 5 Stelle (M5S) come un attore ancora rilevante nel panorama politico.
“La sconfitta brucia, ma serve un colpo di reni”
La destra in Liguria ha dimostrato, ancora una volta, di avere un radicamento solido, evidenziando quanto sia difficile per il centrosinistra riconquistare la fiducia dell’elettorato. “È una sconfitta, e brucia,” ha affermato Bersani, “ma sento commenti stravaganti, come dire che si è trattato di un rigore a porta vuota. Chi dice così, ha mai fatto un giro a Imperia?”. Queste parole rivelano l’insofferenza di Bersani verso coloro che minimizzano la forza della destra ligure, che mantiene un legame profondo con i territori.
Nonostante il dispiacere per l’esito elettorale, Bersani trova un lato positivo: la distanza dalla destra si è ridotta a un punto e mezzo percentuale, un risultato migliore rispetto alla sconfitta di 18 punti registrata nella tornata precedente. Questo dato, seppur sconfortante, ha un significato importante per Bersani: è il momento di reagire con determinazione e di “dare il colpo di reni” che manca alla sinistra per proporre un’alternativa forte e seria.
La necessità di una nuova alleanza progressista
Bersani punta il dito contro la mancanza di un’alleanza strategica e coesa, sottolineando l’importanza di fare squadra per ottenere risultati significativi. “Manca un’alleanza per l’alternativa e l’idea di fare sul serio,” ha ribadito. Secondo l’ex segretario del PD, è essenziale un cambio di rotta che eviti le sconfitte del passato e che faccia emergere una nuova visione progressista. La destra è radicata, sì, ma, secondo Bersani, assolutamente battibile: un segnale positivo, che spinge il centrosinistra a lavorare in modo serio su un programma condiviso.
Bersani ha lodato l’impegno di Andrea Orlando, candidato PD alle elezioni liguri, definendo la sua campagna elettorale “straordinaria” nonostante la situazione confusa in cui si è trovato. Orlando è stato l’ultimo esempio di una sinistra che sembra ancora incapace di compattarsi. Bersani ha osservato come la logica di “marciare divisi e colpire uniti” sia fallimentare e non faccia che alimentare un ciclo di sconfitte.
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Un richiamo al Movimento 5 Stelle: una funzione ancora rilevante?
Bersani ha poi rivolto un messaggio di amicizia e solidarietà ai 5 Stelle, sottolineando il ruolo che potrebbero ancora giocare in un campo progressista e unito. “Guardate i dati della Liguria sul PD e su Avs,” ha detto, “avete mai sentito una lite o un punzecchiamento tra queste due forze? Io no. Eppure, queste due forze politiche vanno avanti.” Le parole di Bersani invitano i partiti progressisti a considerare il senso di responsabilità che viene dai risultati elettorali, suggerendo che la chiave per attirare il voto di coloro che non si riconoscono in una destra radicale è proprio la coesione e la collaborazione.
Nelle sue parole, l’ex segretario mostra una visione di campo progressista che includa il M5S, rifiutando la prospettiva di chi considera superata la funzione di questo partito: “Non avrà certamente le dimensioni del Movimento del Vaffa, però credo che abbia ancora una funzione nell’ottica di un campo progressista con le sue ispirazioni.” Bersani invita a non sottovalutare l’importanza del M5S, che a suo avviso resta un attore cruciale per rappresentare un’opposizione valida e alternativa al governo della destra.
In sintesi, le riflessioni di Bersani e Travaglio pongono l’accento sulla necessità di un rinnovamento profondo e sulla costruzione di un’alleanza seria, mirata a una vera alternativa. I tempi sono maturi per dare quel “colpo di reni” che possa rinvigorire il centrosinistra e renderlo capace di rispondere alla crescente sfida posta dalla destra radicata.
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