La settimana corta: ecco come potrebbe stravolgere il mondo del lavoro

Da diverso tempo si discute dell’introduzione della settimana lavorativa corta già utilizzata in diversi stati.
In tutti i tentativi si sta evidenziando come un successo, con un aumento della produttività e del fatturato.

Anche il M5s è intervenuto sulla questione con i capigruppo in commissione lavoro Orfeo Mazzella e Davide Aiello.
“Secondo uno studio di Adp research institute, il 56% degli italiani è a favore della settimana corta. La sperimentazione svolta lo scorso anno in Gran Bretagna, che ha coinvolto 2.900 lavoratori di 61 aziende, ha dato ottimi risultati, fra cui l’aumento della produttività che in Italia è stagnante da oltre un ventennio al pari dei salari. Per tale motivo, crediamo che anche nel nostro Paese sia giunto il momento di iniziare a discutere della riduzione del tempo di lavoro a parità di salario. Già 18 Stati nel mondo la stanno testando, in alcuni casi con l’aiuto dello Stato. Nel 2020, grazie al M5S, il Governo Conte ha introdotto il Fondo Nuovo Competenze, che destina una parte delle ore di lavoro alla formazione senza perdite di stipendio per i dipendenti: un primo, importante passo, a cui ora devono seguirne altri. Nel programma con cui ci siamo presentati alle ultime elezioni abbiamo proposto di avviare tale sperimentazione a partire dai settori a più alta intensità tecnologica, prevedendo delle agevolazioni per le aziende che intenderanno aderire. Un percorso che vogliamo costruire con sindacati e mondo produttivo e che crediamo vada avviato il primo possibile”.

E voi lettori che ne pensate?

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